Rossano: chiude pezzo di strada per il suo stabilimento balneare, protesta dei cittadini

di REDAZIONE
Contrada Sant’Irene, Rossano. A poche decine di metri dal mare vi è una strada asfaltata, che da circa trent’anni fa accedere a diverse abitazioni. La proprietà di un lido balneare, Ditta Pisano Pietro, che ha avuto regolare concessione demaniale n.7/2016 lo scorso 4 luglio, ieri mattina ha provveduto a delimitare completamente il resto dell’area regolarmente concessagli. Con paletti, nastro bianco e rosso e tavole di legno inchiodate sull’asfalto, ha chiuso anche un pezzo della strada. Che, lo ribadiamo, gli spetta di diritto in virtù della suddetta concessione dell’Ufficio del Demanio Marittimo del Comune di Rossano. Da qui la protesta di alcuni residenti della zona. Che lamentano il fatto di non poter più passare dalla strada per recarsi presso le proprie abitazioni. Dall’altra parte il titolare della Ditta, Pisano Pietro, che giustamente asserisce di essere in piena regola e di aver delimitato ciò che la legge gli concede di fare. Da ieri mattina nella zona interessata è un via vai di Vigili Urbani.
Che stanno ascoltando le richieste dei residenti. Una strada alternativa a quel pezzo legittimamente chiuso c’è. I residenti, però, dicono sia privato. Insomma, ci sembra esistano i presupposti affinché il Comune intervenga e stabilisca regole ben precise. Nel rispetto di chi ha una regolare concessione del Comune e dei residenti che, dall’oggi al domani, si sono visti chiudere (con piena legittimità da parte del signor Pisano Pietro perché, ripetiamo, in possesso di regolare concessione comunale) una parte di strada che hanno sempre percorso per arrivare alle proprie abitazioni.
Il Piano Spiaggia comunale di Rossano prevede che il lotto in questione arrivi fino alla strada. Finora ritenuta comunale. Ma, in realtà, parte del demanio. Il Comune ha quindi rilasciato la concessione, che prevedeva e prevede la chiusura di parte della strada. E i cittadini che l’hanno sempre percorsa cosa fanno? Ecco: il Comune deve intervenire per stabilire cosa fare. Nel rispetto di tutti. Di chi svolge regolarmente il proprio ruolo di imprenditore turistico e dei cittadini, che a causa di disfunzioni tutte legate alla non proprio oculata gestione del patrimonio pubblico devono subire disagi.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Articoli correlati: