Rossano, il bilancio di previsione sul filo di lana

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ROSSANO Ieri il Consiglio comunale di estrema importanza su bilancio e Documento unico di programmazione (Dup). In apertura subito dopo le operazioni preliminari parola all’assessore alle politiche di bilancio (e urbanistica) Nicola Candiano. Da notare, però, l’assenza dei revisori dei conti.“La struttura del Dup ha in sé un organizzazione che mira ad inquadrare una realtà micro come Rossano in una dimensione molto più ampia. Ormai la.finanza pubblica è governata da centri che vanno al di là dei confini della nostra nazione. Vi sono vincoli diretti dagli Stati membri e a cascata dagli Stati membri alla realtà decentrata che ogni paese ha. Le norme si fanno sempre più rigorose e rigide. I bilanci devono essere aderenti alla realtà, non c’è possibilità di fughe in avanti. Ho trovato tutto molto rivoluzionato,bilanci che devono essere più aderenti alla realtà”. Subito dopo l’assessore ha fatto presente come dalla Stato sono in diminuzione continua i trasferimenti e siano arrivati 100mila euro in meno. E che tutto dipende dalla fusione con Corigliano. La vita futura del territorio è legata inscidibilmente a tutto questo. Dalle opposizioni fronte compatto nel votare no. “La mancata assegnazione della quinta delega dopo 8 mesi – ha detto Caracciolo – non è segno di buona vita dell’amministrazione. Forse è proprio l’assenza dell’assessore ai lavori pubblici a far sì che Rossano sia diventata la città delle incompiute”. E poi sul bilancio: “La relazione dell’assessore è stata esaustiva, ma il bilancio ha avuto scarsa risonanza nella comunità civile, a volte Corigliano ci è di esempio avendo diffuso il Dup diverso tempo prima della seduta consiliare. Il disegno illustrato dall’assessore ma non è sufficiente”. Quindi la dichiarazione di voto: negativa. Poi è arrivato il revisore dei conti Romolo Marincolo. Rapani ha detto che l’intervento di Caracciolo ha racchiuso bene le motivazioni del voto negativo delle opposizioni. Poi la parola al capogruppo del Pd, Antonio Micciullo. Molto attesa per il suo intervento. Visti gli ultimi episodi in maggioranza. “Illogico e assurdo questo bilancio – ha esordito -. I consiglieri non sono stati messi nelle condizioni di approfondire le documentazioni. I revisori hanno commesso degli errori e mi dispiace constatarlo. Lasciati addirittura dei pro forma che si trovano nei fac simile scaricati da internet. Gli appunti – ha aggiunto ancora Micciullo – non sono mossi da motivazioni solo ed esclusivamente politiche. Non è un tentativo da parte mia di avviare un ricatto”. Momenti molto concitati per l’esito della votazione. Sicura nel voto contrario tutta la minoranza. Il consigliere Barone era assente. Micciullo ha poi detto di ritenersi fuori dalla maggioranza e di togliere il sostegno al Sindaco e alla Giunta. Oltre che di rassegnare, nei prossimi giorni, le dimissioni da presidente della commissione bilancio. Al momento di andare in stampa il consiglio era ancora in corso. Le dichiarazioni di voto dei consiglieri hanno fatto tardare il voto. Il dato politico che emerge, però, è che questa maggioranza ormai appare con la strada segnata. Le spaccature sono troppe. Gli abbandoni di Titti Scorza, poi di Micciullo. Un Pd spaccato. Il Coraggio di Cambiare con due consiglieri che a turni esternano il loro malcontento. Si richiede spesso una verifica della maggioranza. Al di là dell’approvazione o meno del bilancio, si deve decidere: o andare avanti con Mascaro o assumersi la responsabilità di ritornare al voto. La città non può andare avanti con questa incertezza governativa.

(fonte: La Provincia di Cosenza)

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