Rossano. Alla guida sotto effetto di stupefacenti, assolto perché il fatto non sussiste

Avv. Francesco Nicoletti

Corigliano Rossano – Il Tribunale di Castrovillari, in totale accoglimento delle richieste avanzate dall’Avv. Francesco Nicoletti, ha assolto il 29enne rossanese A.A. dal grave reato di guida in stato di alterazione psicofisica correlata all’uso di sostanze stupefacenti del tipo cocaina e cannabinoidi. All’uomo si contestava anche l’aggravante di aver commesso il fatto in orario notturno, ossia tra le ore 22.00 e le ore 7.00.

I FATTI In data 27 gennaio 2018, nel corso di un’attività di servizio sul territorio, intorno alle ore 00.30 lungo la SP 188, i Carabinieri avevano notato un’autovettura con a bordo quattro persone che, in retromarcia da una stradina rurale in contrada Pantasima, si immetteva sulla strada principale. Insospettiti, i militari avevano proceduto a fermare il mezzo per un controllo. In quella circostanza, il conducente del veicolo, poi identificato nel 29enne A.A., avrebbe mostrato un atteggiamento sospetto nonché sintomi di nervosismo; da qui la perquisizione effettuata dai carabinieri sul posto che dava esito positivo: nel portaoggetti anteriore alla leva del cambio veniva rinvenuta sostanza stupefacente, posta immediatamente sotto sequestro. Ritirata anche la patente di guida per il successivo inoltro alla Prefettura territorialmente competente. Il 29enne A.A. veniva, dunque, sottoposto ad accertamenti sanitari presso il Pronto Soccorso del presidio ospedaliero di Rossano, da cui alle ore 03:05 circa risultava positivo alla cocaina e ai cannabinoidi.

IL PROCESSO Da tali fatti scaturiva il processo penale a carico del 29enne, con l’accusa di guida in stato di alterazione psicofisica correlata all’uso di sostanze stupefacenti del tipo cocaina e cannabinoidi, aggravata dall’aver commesso il fatto in orario notturno. In sede di discussioni finali, il Pubblico Ministero ha chiesto la condanna dell’imputato. Il Tribunale di Castrovillari, in totale accoglimento delle ragioni difensive esposte dall’Avv. Francesco Nicoletti, ha assolto A.A. con la formula più ampia: “perché il fatto non sussiste”.

(comunicato stampa)

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