Rossano: aggredisce a calci e pugni la fidanzata

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Un 30enne pluripregiudicato (V.L.) ha aggredito a calci e pugni la propria fidanzata. E’ finito dietro le sbarre ed è stato processato per direttissima. L’accusa è di rapina e lesioni aggravate. L’uomo, difeso dall’avvocato Francesco Nicoletti, è stato colto in flagranza di reato dall’agente Antonio Campana. Il giovane è stato notato fuori della propria abitazione in orario in cui gli è vietato uscire. Ed è stato sorpreso mentre stavapicchiando la propria compagna e, dunque, immediatamente arrestato con le seguenti contestazioni penali: maltrattamento in danno della compagna per averla sottoposta a continue e reiterate vessazioni consistenti in offese ed aggressioni fisiche che hanno costretto la donna a ricorrere alle cure del Pronto Soccorso. Nello specifico, le ha sferrato un calcio al petto e cagionandole la rottura del dito mignolo della mano destra. L’ha seguita a bordo di una moto, mettendosi poi di traverso per bloccarle il passaggio. Così l’ha tirata per i capelli e l’ha trascinata fuori dall’auto in cui si trovava, iniziando a picchiarla con calci e schiaffi colpendole, altresì, l’occhio sinistro. Nella stessa mattinata l’indagato, su ordine della Procura della Repubblica, è stato tradotto innanzi al Tribunale per essere processato per direttissima. La vicenda si è consumata mentre la volante della polizia era impegnata nel rinvenimento di un cadavere (per morte naturale) in contrada Toscano a Rossano. L’agente Campana fa riferimento a una gazzella dei Carabinieri i cui militari, unitamente al poliziotto, hanno congiuntamente proceduto a fermare il 30enne.

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