Risonanza, tra litio e magnete il macchinario resta fermo

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Nel reparto di radiologia dell’Ospedale “Giannettasio” di Rossano la Risonanza magnetica è funzionata fino a due anni fa. Poi è arrivata la nuova. Quella di ultima generazione, dicevano. L’avete mai vista? No. Nessuno ha mai avuto questo “piacere”. Il motivo? Nel corso di questi ultimi 24 mesi, molteplici. Prima dicevano che andava fatto il collaudo. Manco fosse una navicella spaziale in partenza per la Luna. Poi il collaudo è stato fatto (alleluia!). E allora perché non parte? Sembrerebbe che il motivo sia la ricarica del litio. Utile per far funzionare la macchina. Il livello è sceso al 42 %. Se arriva al 40 % va sostituito addirittura il magnete. Che significa? Che, in pratica, si dovrà buttare. Ché si fa prima a comprare la nuova che ad aggiustare questa. Che, ricordiamo, è nuova di zecca. Mai usata. Con buona pace dei pazienti. Che per fare una risonanza, da due anni ormai, devono andare in strutture pubbliche di altri ospedali e in quelle private. Prima di Cosenza. Ma adesso c’è la novità: da qualche giorno è in funzione la Risonanza magnetica aperta anche in una struttura privata di Rossano. Che ogni giorno è intasata all’inverosimile di pazienti. Come si chiama tutto questo? Come vogliamo chiamarla, questa situazione? Perché tutto questo?

(fonte: La Provincia di Cosenza)

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