«L’arresto di oggi dimostra come le forze dell’ordine non si fermano, non si adagiano sugli allori ma continuano a lavorare non solo sul piano investigativo-probatorio». Così il procuratore di Catanzaro Nicola Gratteri durante la conferenza stampa tenutasi nel Comando provinciale dei carabinieri di Vibo Valentia per illustrare i dettagli della cattura del latitante Rosario Pugliese detto Saro Cassarola, arrestato questa notte dopo essere sfuggito all’imponente operazione Rinascita-Scott del 19 dicembre 2019.
«Ero impegnato in un sopralluogo all’aula bunker di Lamezia per sollecitare i lavori – ha spiegato Gratteri -. L’aula verrà inaugurata il prossimo 15 dicembre. Mi ha chiamato il colonnello Capece per darmi questa bellissima notizia e non potevo mancare qui a Vibo».
E ancora: «Non è concepibile che su questo territorio ci possano essere latitanti importanti e significativi, promotori dell’associazione a delinquere di stampo mafioso: per noi la priorità non è solo fare le indagini ma anche la cattura, per due motivi: i latitanti sono pericolosi, sono soggetti fuori controllo, che hanno bisogno di protezione, che possano anche minacciare e vessare persone per ottenere protezione. Poi, la latitanza, è una forma di esternazione del potere, ulteriore forma di arroganza e della pericolosità, della mafiosità dell’ardire di queste persone: per noi è un valore aggiunto quello di oggi, che dimostra che noi ci siamo e siamo sul pezzo».
fonte laCnews24