Rigopiano, l’impegno dei volontari del Soccorso Alpino

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CERCHIARA DI CALABRIA Il Governo, per bocca del ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio ha ringraziato tutti i soccorritori intervenuti nel Centro-Italia e in particolare a Rigopiano per portare soccorso e salvare vite umane.
Una loro folta rappresentanza, come è noto, è stata ospite del Festival di Sanremo dove hanno potuto assaporare il calore e la riconoscenza degli italiani. Soddisfatto il presidente regionale del CNSAS della Calabria avv. Luca Franzese figlio dell’Alto Jonio (Cerchiara di Calabria) il quale ha espresso il proprio compiacimento al Governo ed al Parlamento per l’importante riconoscimento verso tutta la macchina dei soccorsi coordinati dal Dipartimento Nazionale della Protezione Civile e costituito da tanti militari che svolgono questa missione per professione, ma soprattutto dai tanti Volontari del Soccorso Alpino che si prodigano in tutte le situazioni di emergenza, soprattutto quelle che si svolgono in territorio montano, animati solo dalla passione e dalla generosità.
In realtà il ministro Delrio, secondo quanto ha sottolineato l’avv. Franzese, ha avuto parole di grande ammirazione per tutti e in particolare per il Corpo Nazionale del Soccorso Alpino e Speleologico (CNSAS) e del Soccorso Alpino della Guardia di Finanza che per primi, con una squadra di 22 operatori del Corpo Nazionale, utilizzando solo gli sci e sfidando la bufera di neve è riuscito a raggiungere l’hotel Rigopiano alle 4:30 del mattino dopo aver marciato al buio per tutta la notte.
«Anche in questa occasione come CNSAS – ha scritto Luca Franzese presidente del CNSAS della regione Calabria la quale dopo oltre 18 anni ha finalmente approvato la legge che attribuisce un ruolo istituzionale al Soccorso Alpino – sentiamo profondamente il ruolo istituzionale affidatoci finora dello Stato e ora anche dalla regione Calabria. In realtà con la nuova legge – ha concluso il presidente Franzese ringraziando il Governo ed il Paese intero per messaggio di apprezzamento rivolto al CNSAS – siamo diventati il riferimento per tutte le emergenze che si verificano in montagna e questo ci rende fieri e allo stesso tempo ci spinge ad un continuo miglioramento delle nostre abilità».
In realtà si tratta di abilità che si conseguono attraverso rigorosi corsi di formazione perché far parte del Soccorso Alpino e Speleologico comporta la partecipazione a faticose esercitazioni che si svolgono in vari scenari con cadenza almeno mensile.
Dopo quello organizzato a Catanzaro nel mese di novembre i Volontari del Soccorso Alpino e Speleologico della Stazione-Pollino con sede a Castrovillari ed i Volontari della Sottosezione di Cerchiara di Calabria nei giorni scorsi hanno infatti preso parte al Corso Interregionale per tecnici di ricerca, riservato al personale del Soccorso Alpino della Calabria e della Basilicata. E allo stesso Corso hanno preso parte proprio gli uomini del Soccorso Alpino che nelle settimane scorse sono stati protagonisti in Abruzzo, tra le montagne del teramano, dove hanno salvato la vita di numerose persone.

(fonte: La Provincia di Cosenza)

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