Rifiuti, vizi nel bando. Denunciata la presenza di 2000 utenze in più

Chiurco

CORIGLIANO Chi ha sbagliato deve pagare di tasca propria non è giusto far ricadere colpe altrui, ancora una volta, sui cittadini. E’ duro il commento del consigliere comunale, Francesco Madeo, di Aria Nuova-Riferimento Popolare e di Gianfranco Costa di Motivazione Comune, a proposito dell’errore del numero di utenze che il comune ha comunicato alla società Ecoross che gestisce il servizio di raccolta differenziata porta a porta spinto. In una dichiarazione congiunta Madeo e Costa raccontano cosa, secondo loro, sarebbe accaduto.
“C’era una volta un servizio di raccolta dei rifiuti porta a porta spinto.
Questo servizio – affermano i due – era stato presentato alla cittadinanza ed era veramente bello.
Cambierà le sorti della città” diceva l’Amministrazione Comunale. Fino a quando un bel giorno non si sono resi conto di avere copiato male il numero delle utenze, inserite nel Capitolato speciale di appalto, servite dalla raccolta. In realtà le utenze erano 2.000 in più! Sembra fantasia, sembra una assurdità!
Probabilmente però nel nostro comune è successo davvero. Forse è stata fatta una gara di appalto con un numero di utenze sbagliato. Infatti – spiegano ancora Madeo e Costa – all’interno di una nota della ditta “Ecoross”, società che ha vinto la gara di appalto, leggiamo che: “nell’elenco ufficiale e dettagliato fornito dall’amministrazione comunale a mezzo pec solo in data 23/3/2017 emergono invece dei dati che disattendono clamorosamente il C.S.A.” Infatti la ditta lamenta l’esistenza di 2.026 utenze in più, arrivando così a 19.026 (invece di 17.000). Le utenze servite dal porta a porta spinto sarebbero 12.746 (invece di 9.000). Le utenze servite dal servizio misto sarebbero 6.280 (invece di 8.000). Continuando leggiamo: “Alla luce dei nuovi (maggiori) dati, per fornire il servizio alle utenze aggiuntive, risulta necessario approvvigionarsi di ulteriori attrezzature ed automezzi, ed anche il personale a disposizione, previsto dal C.S.A., risulta chiaramente insufficiente a coprire il maggior fabbisogno di manodopera per l’espletamento del servizio da erogare alle utenze non previste inizialmente.”
La società da anche due soluzioni: “rimodulazione del servizio porta a porta “Spinto”, individuando le zone di relativo interesse, fino a concorrenza delle previste (e contrattualizzate) 9.000”; “incrementare il servizio di “porta a porta spinto”, relativamente alle suddette utenze domestiche supplementari, comportanti l’impiego di automezzi aggiuntivi, di maggior forza lavoro e fornitura delle attrezzature di servizio, il tutto con una incidenza di circa il 40% del valore originario della prestazione di che trattasi”. Tutto questo ha portato il responsabile del settore ambiente, Antonio Durante, a prorogare l’inizio del servizio porta a porta spinto nella frazione di Schiavonea alla data del 1/10/2017. Nella proroga, sempre a firma del su indicato Ingegnere, leggiamo che : “necessita effettuare una verifica in tal senso, che potrà avvenire in corso d’opera è richiedere eventualmente variante…”.
Questo danno chi lo paga? Noi abbiamo una proposta, far pagare chi ha sbagliato. Basta – concludono Madeo e Costa – vessare i cittadini per colpe di altri”.

(fonte: La Provincia di Cosenza)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Articoli correlati: