Rientro del Codex, tutto è pronto

Di MARTINA FORCINITI
codex-purpureusIl Codex tornerà presto ma non sarà come lo ricordavamo. Quel piccolo miracolo del restauro, prodigiosa combinazione di passione e competenza, ce lo restituisce più bello, più luminoso: nell’esplosività dei suoi colori, nell’eleganza di quelle immagini così intense. Talmente vivide nella nostra memoria che, anche dopo un lungo periodo di amara separazione, sapremo ritrarle e di ogni singola pagina miniata raccontarne la storia.
Il 2 luglio accoglieremo il Codex nell’intimo abbraccio di chi non ha mai smesso di sentirlo proprio, nella consapevolezza – quanto mai rafforzata – che il patrimonio culturale ancorato al nostro Evangeliario è davvero unico al mondo. E non solo perché condividiamo l’impegno nel proteggere quello che è probabilmente il libro illustrato più antico della storia, dal valore talmente incalcolabile da essere riconosciuto Patrimonio dell’Umanità. Ma anche e soprattutto perché, in una Sibaritide in cui si è tirata troppo la cinghia, il Codex è quella ricchezza calabra da riprendere in mano per svoltare questo strano anno di perdite, lutti e razzie.
E allora custodire non è più l’unico e legittimo incarico della comunità rossanese: incanalare le sinergie e convogliare le energie nell’ottica della valorizzazione del volume purpureo diventa una delle più agevoli vie d’accesso al progresso economico comprensoriale.
E non è un caso che «il dialogo e la condivisione in una logica di comunità – lo si legge in una recente nota stampa del neoeletto sindaco Stefano Mascaro – saranno i cardini alla base del percorso di governo della città bizantina. La creazione di relazioni sinergiche e proficue con i vari attori istituzionali presenti sul territorio è la ricetta giusta per rilanciare le sorti della nostra città, inserendola in un contesto globale che giovi alla popolazione e crei nuove opportunità di sviluppo. In questo senso, in primissimo piano sarà il rapporto con l’Arcidiocesi Rossano-Cariati e con il suo Arcivescovo, Mons. Giuseppe Satriano. Con cui intendiamo attivare una sinergia a 360° per affrontare insieme le numerose emergenze sociali che attanagliano la nostra amata città. Al fianco dei bisognosi e degli ultimi che, per una contingenza economica sfavorevole, aumentano giorno dopo giorno. Azioni simultanee e collaborazione anche e soprattutto sul piano del rilancio del centro storico grazie al prezioso Codex, patrimonio Unesco, che tra qualche giorno rientrerà in città».
Il Codex ritorna sulla costa jonica in un’atmosfera di rinnovata partecipazione e concorso di intenti. Come testimoniato dai contenuti e dai toni riecheggiati nel primo incontro istituzionale avuto lo scorso 23 giugno dal nuovo sindaco con l’Arcivescovo Mons. Giuseppe Satriano che, durante la visita, ha omaggiato Stefano Mascaro di un’immagine sacra in argento raffigurante la Santissima Achiropita, con l’augurio che la Santa Vergine, protettrice di Rossano, vegli sul suo governo. Durante la visita dai toni colloquiali e programmatici, l’Arcivescovo non ha mancato di porgere «il suo caro augurio per un mandato da condurre in modo bello, come una scommessa di rivitalizzazione del centro storico, non solo sulla base identitaria ma in una visione di sviluppo territoriale. Creando posti di lavoro e opportunità di crescita».

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