Riapertura scuole, Spirlì: «In arrivo nuova ordinanza per la didattica integrata»

Nino Spirlì

Il provvedimento dovrebbe essere approvato entro oggi. Il presidente facente funzioni: «Non scartiamo il rientro in classe, ma vogliamo dare la possibilità di scegliere se studiare sui banchi o a casa»
«Stiamo lavorando ad una nuova importante ordinanza che prevede la didattica integrata, ovvero la possibilità per i nostri ragazzi di poter seguire le lezioni sia in presenza che a distanza». Lo ha annunciato il presidente facente funzioni della Regione Calabria Nino Spirlì, durante una diretta Facebook.

In particolare il primo febbraio è previsto il rientro in presenza per le scuole superiori. «È un argomento cui tengo molto – ha spiegato Sprilì -. Ho cercato di mediare tra le esigenze di ragazzi e insegnati e le pretese della ministra Azzolina che, per giustificare le grosse spese per gli stupidissimi banchi a rotelle, ha spaccato l’unità degli italiani riguardo la tutela della salute dei nostri giovani, dei bambini e di tutto il personale scolastico».
E ancora: «Il diritto a scuola e studio è sacrosanto e non mi sarei mai messo come un tronco in mezzo alla strada per negarlo. Nessuno vuole vedere un’intera generazione igorante e non scolarizzata: noi non parliamo, infatti, di scuole chiuse, ma aule chiuse, didattica a distanza. Così come esistono gli acquisti, le visite di cortesie a distanza, si può anche fare scuola così».

E se oggi entreremo in zona gialla, ha continuato Spirlì, il merito sarà anche del fatto di «aver tenuto i nostri studenti a casa, evitando che centinaia di migliaia di ragazzi andassero in giro per Calabria».
«Entro la tarda mattinata spero sia già pronta l’ordinanza. Noi la riapertura delle scuole non la scartiamo – ha precisato -, quello che stiamo cercando di fare è dare la possibilità a chi vuole studiare da casa di poterlo fare e chi vuole andare in classe di poterlo fare. In questo modo non ci sarà eccessiva presenza sui mezzi di trasporto, che comunque sono stati già organizzati per essere pieni non oltre al 50%».

fonte LaCnews24

3 risposte

  1. Siami noi docenti che non siamo minimamente tutelati e poi la didattica mista è una aberrazione didattica e psico-pedagogica. Solo coloro che ne hanno fatto esperienza possono comprenderne l’incongruenza. È facile parlare quando non si conosce la materia.
    Per quanto concerne i trasporti al 50% si sottintende che parte degli studenti resterà a casa e quindi non è un provvedimento serio perché tutti prendono i i mezzi pubblici che dovrebbero essere potenziati come numero di vetture e come corse orarie.
    È un anno che chiediamo di evitare le classi pollaio e di prendere sul serio la questione scolastica. È una vergogna che alunni ed insegnanti debbano rischiare la propria pelle!!!!!

  2. Sono un’insegnante anche io e hai perfettamente ragione, noi insegnanti non siamo tutelati, abbiamo e diamo dato il massimo con questa didattica a distanza siamo tornati in classe e anche lì ci ritroviamo con delle classi pollaio è difficile tanto difficile e poi si mettono anche i genitori non sono mai contenti di quello che facciamo allora mi chiedo cosa vogliono la nostra pelle?

  3. Concordo su tutto ciò che è stato detto in qs articolo.. In qs momento di pandemia bisogna lasciare ai ragazzi e alle famiglie la possibilità di scegliere tra la didattica in presenza e ql a distanza.. I mezzi pubblici non sono stati intensificati, la situazione rispetto allo scorso anno non è minimamente cambiata.. La dad funziona, chi vuole studiare riesce a farlo senza problemi in presenza così come in dad.. Assurdo dire che le scuole sono sicure, sono luogo di assembramento allo stato puro.. Le famiglie devono avere il diritto di scegliere in qs momento tra presenza e dad.

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