Regionali. Tansi: La vecchia politica ha fallito, bisogna investire sul lavoro e sui giovani

Carlo Tansi
Carlo Tansi
Carlo Tansi

‹‹La politica, l’intera classe dirigente partitica, indipendentemente dal simbolo di appartenenza ha completamente fallito, disattendendo tutte le istanze di una numerosissima parte della popolazione calabrese›› – scrive in una nota Carlo Tansi candidato a Governatore della Regione Calabria.

Penso, ad esempio, al lavoro, al lavoro che non c’è, al lavoro negato ai giovani, a quella larga fetta di 40enni e 50enni, estromessi dal circuito lavorativo perché ritenuti, paradossalmente, “troppo giovani per andare in pensione e troppo vecchi per reimmettersi in un mercato che non ha soluzioni”. Penso, con preoccupazione, alle donne tagliate sempre più fuori›› – continua Tansi. ‹‹La disoccupazione femminile e la sua impressionante escalation, rappresenta una sconfitta per una società che si reputa civile, democratica e moderna. I dati Eurispes sono allarmanti: in Italia il livello dei disoccupati, tra giovani e donne, è oltre il triplo della media europea. Solo meno della metà delle persone, comprese tra i 20 e i 64 anni, ha un lavoro. Dai dati emerge, poi, il rischio che la mancanza di lavoro non rimanga solo una condizione temporanea. In Calabria poi il tasso disoccupazione è al 57,2% e il mercato del lavoro è quasi tutto over 50. L’ascensore sociale, che consente ad un individuo di innalzare il proprio status attraverso il lavoro, l’istruzione e la crescita economica, è bloccato. Il sistema di domanda e offerta di lavoro poi non è basato sul merito e l’incremento occupazionale registrato tra il 2017 e il 2018, è stato determinato dall’aumento dei contratti a termine ma non di quelli a tempo indeterminato che al contrario, sono nettamente diminuiti››.

‹‹In pratica – spiega Tansi – ad aumentare è solo il lavoro temporaneo! Ciò, evidentemente, determina una condizione di continua incertezza e instabilità lavorativa che minaccia di protrarsi fino a quando non si agirà concretamente e, mi auguro in tempi rapidi, sulle politiche per il lavoro e sulla crescita degli investimenti. La stagnazione economica, l’inesistenza di efficaci misure di contrasto alla povertà, la totale mancanza di serie azioni politiche per il lavoro, hanno incrementato il fenomeno dell’emigrazione››.

‹‹Cinquanta, sessant’anni fa, si partiva con le valigie di cartone. Da allora ad oggi, non è cambiato granché e questo io lo chiamo fallimento. Ecco, perché, ribadisco che la politica, i partiti, la classe dirigente ha fallito. È inammissibile assistere alla fuga dei cervelli come all’epoca dell’Unità d’Italia.

‹‹Atteso che finora abbiamo assistito solo a chiacchiere – incalza – noi proponiamo un piano di sviluppo che prevede lo sfruttamento delle nostre risorse umane, culturali e naturali. Le risorse umane dovranno necessariamente coinvolgere attivamente il mondo femminile che nel nostro territorio, da sempre, pur segregato nelle retrovie, rappresenta la vera forza costruttiva, ribelle e saggia. Riguardo le risorse culturali valorizzeremo tutto quello che abbiamo, e quando dico TUTTO dico anche le minoranze etniche che sono una peculiarità della nostra storia, storia che ha fatto dell’integrazione sociale un tema dominante in netto anticipo sui tempi. Infine, troveremo la cura alle nostre risorse naturali bonificando i nostri mari e le nostre montagne per non vergognarci più di vedere mortificata la natura che la fortuna ci aveva riservato››.

‹‹La mia politica quindi sarà incentrata su uno zoccolo duro di giovani, che porteranno l’audacia, di gente matura che porterà l’esperienza, uomini e donne calabresi orgogliosi di esserlo, che per il bene della loro terra daranno l’anima e faranno convergere tutte le competenze necessarie per creare una società come mai non si è vista in Calabria. Il turismo a due stelle e l’imprenditoria delle 488 – conclude Tansi – saranno un ricordo del passato, noi vogliamo produrre e lo faremo con tutti i mezzi oggi a disposizione›› (Comunicato stampa).

 

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