Recovery, “Cambiamo”: risorse certe ai comuni per lo sviluppo

‘’Piena solidarietà e condivisione con i Sindaci del Sud, in particolare con tutti i Sindaci della Calabria che a Roma manifesteranno il 21 luglio prossimo per chiedere ed ottenere l’equità territoriale tra Nord e Sud riguardo alle risorse del Recovery fund’’: lo afferma Nicolò de Bartolo,  responsabile Enti Locali del coordinamento di ‘’Cambiamo’’ della Provincia di Cosenza, e  Sindaco di Morano Calabro, in condivisione con il coordinatore regionale, senatore Franco Bevilacqua ed il coordinatore provinciale, Giovanni Antoniotti.
‘’Non basta – sottolinea de Bartolo – la quota certa del 40% al Sud delle risorse del Piano di Ripresa e Resilienza(Pnrr) che rischia di creare un’ulteriore divaricazione nei livelli di sviluppo a discapito del Sud e acuire le difficoltà socio-economiche delle aree depresse le cui condizioni si sono vieppiù deteriorate a seguito della Pandemia da Covid 19’’. La spesa nazionale per interventi a favore del Sud – sottolinea de Bartolo – e’ scesa dallo 0,47% del Pil degli anni Novanta allo 0,15% del 2015. I fondi europei hanno sostituito soltanto in minima parte le politiche di riequilibrio. Al Sud e alla Calabria che evidenzia più disparità delle altre regioni  del Sud – aggiunge  il Sindaco di Morano Calabro  e ‘’new entry’’ in ‘’Cambiamo’’ – deve essere dato ciò di cui ha effettivamente bisogno: a cominciare dal personale competente necessario ad elaborare progetti di sviluppo , come richiede il Piano nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).

Il coordinatore regionale, Francesco Bevilacqua, chiede, a questo proposito, al Presidente facente funzione della Regione, Nino Spirlì di far sentire ‘’le buone ragioni’’ dei Comuni, nell’ambito della Conferenza Stato-Regioni. Inoltre – sottolinea Bevilacqua –  la Regione dovrà operare, così come faranno i gruppi parlamentari di ‘’Coraggio Italia’’,  affinché’ i Comuni, come le Regioni, svolgano un ruolo non da spettatore nella ‘’cabina di regia’’ del Piano nazionale di Ripresa e Resilienza(PNRR).  Circa 87 miliardi di euro, dovrebbero essere destinati a regioni, comuni , province e città metropolitane  del Sud e sicuramente i comuni – osserva Bevilacqua – sono i maggiori investitori pubblici e dunque e’ necessario che sappiano che cosa dovranno fare, con quante risorse e quali sono le regole per amministrarle.

‘’Cambiamo’’ – preannuncia Bevilacqua-  presenterà a breve il suo programma elettorale: un intero capitolo è dedicato alla strategia delle ‘’Aree interne’’ che rappresentano il 78% dei Comuni calabresi, oltre la metà della popolazione (58,54%) ed il 79% della superficie. Bisogna  allargare – aggiunge Bevilacqua – la progettualità delle  esistenti quattro ‘’Aree interne’’: Reventino-Savuto, Grecanica, Ionico-Serre, Sila -Pollino già nella ‘’strategia nazionale’’ , ad altre ‘’Aree che soffrono, al pari di quelle indicate, di diseguaglianze ma che al contempo offrono grandi disponibilità di risorse ambientali(risorse idriche, sistemi agricoli, foreste, paesaggi naturali),  e culturali( beni archeologici, insediamenti storici, abbazie, piccoli musei, artigianato). La quasi totalità delle ‘’Aree interne’’ – conclude Bevilacqua – è ‘’area rurale’’. Tale caratteristica preminente porterebbe a  considerarla un ‘’grande incubatore’’ dove promuovere una rete di piccole e medie imprese identitarie che potrebbero utilizzare materie prime del territorio a rischio di estinzione e che si potrebbero servire dell’innovazione tecnologica per innovare i processi di produzione e di distribuzione.

(Comunicato Stampa)

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