Provinciali, fascia jonica frammentata

Fusione

Jonio: l’unità territorio va a farsi benedire. Niente da fare, la maturità politica non decolla. Troppe le divisioni in campo. E i campanili evidentemente esistono ancora, altro che fusione. Un dato che trova tutti d’accordo, finanche i protagonisti in negativo, evidentemente consapevoli. L’ex sindaco di Rossano Giuseppe Antoniotti intanto si smarca dalla decisione del compagno di banco in consiglio comunale (Antonio Barone) di candidarsi con la lista “Il Coraggio di Cambiare”.
Secondo l’ex primo cittadino “la Sibaritide ancora una volta è stata mortificata dalla litigiosità della politica locale. Sarebbe stata la volta buona per esprimere un rappresentante dell’area ionica ai vertici del Palazzo del Governo. Si è preferita la disgregazione e Rossano, così come Corigliano, rischiano di non avere nemmeno un rappresentante in seno all’assemblea provinciale”.
Il capogruppo di “Rossano prima di tutto” nel contestare la legge Delrio ribadisce come “ancora una volta il nostro territorio non sia riuscito ad esprimere una candidatura alla presidenza della provincia, che avremmo potuto rivendicare anche in quell’ottica d’azione della fusione tra i due Comuni dell’Area urbana, magari e perché no proponendo a questa carica qualche sindaco del comprensorio che si sta distinguendo per capacità e grande dinamismo. Presidenza a parte, il vero rischio ora e che i troppi litigi, le tante contrapposizioni e gli innumerevoli fronti politici hanno generato, solo tra Rossano e Corigliano, ben dieci candidature al Consiglio provinciale. Troppe! In quanto si rischia che nessuno di loro venga eletto e quindi di non avere alcun rappresentante in Provincia. In questi ultimi mesi sono stato invitato più volte e da diverse aree a candidarmi. Non ho accettato, perché ritengo questo sistema elettorale anomalo e predisposto a creare inciuci e trasversalismi politici. Ecco perché, pur rispettandola, non condivido nemmeno la scelta dell’amico Antonio Barone di aver accettato la candidatura. È stata una scelta, a mio avviso, troppo frettolosa.
Nei prossimi giorni insieme al coordinamento di Rossano Prima di Tutto decideremo il da farsi ma non escludo una mia astensione dal voto. Avevo già maturato da tempo di non candidarmi al consiglio provinciale perché avrei dovuto chiedere i voti innanzitutto nell’ambito dei miei colleghi rossanesi, di minoranza e maggioranza.
Situazione, questa, che mi avrebbe messo in serio imbarazzo perché non sono abituato a barattare. Voglio continuare a rimanere libero e coerente così come lo sono stato in campagna elettorale”. “Non ho votato l’adesione al Flag di Cariati perché la reputavo, a giusta causa, un’ipotesi insensata. Non ho votato la contrazione dei mutui sportivi per otre due milioni perché vanno ad indebitare l’ente per i prossimi anni. Ma ho votato a favore di delibere, come quella per sollecitare il Governo ad un’azione forte per l’ammodernamento della Statale 106, reputandole utili – conclude – per il bene della comunità e del territorio”.

(fonte: La Provincia di Cosenza)

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