Polo Covid. Lega Salvini: Corigliano Rossano, un’amministrazione di inutili incapaci

corigliano rossano.

Sono convinto che se il sindaco Stasi e la Sua giunta avessero profuso pari impegno di quello speso per un centro covid, improvvisato e pericoloso, per amministrare il Comune non saremmo in questo pantano dal quale non credo usciremo presto. Sì, perché ancora una volta sono costretto a formulare  alcune semplici e naturali considerazioni che, specie in questo periodo, avrei voluto evitare.

La consigliere comunale Alboresi, ha dato al mondo la notizia di essere stata ricoverata nell’ospedale di Rogliano, riaperto in tutta fretta e divenuto centro covid. E’ lecito dunque porre  pubblicamente  al Sindaco Stasi un interrogativo: e Cariati? Signor Sindaco, Cariati? E Trebisacce?  Ebbene, diciamolo chiaramente alla cittadinanza che, Stasi, impavido difensore dei sindaci del territorio, non ha nemmeno firmato il documento dei colleghi pro riapertura. No. A lui non interessa che l’Utic di Rossano sia chiusa da  dicembre 2019, che il pronto soccorso di Corigliano venga chiuso, come la pediatria e la neurologia. Stasi Vuole il centro covid a Rossano, lo vuole come puerilmente farebbe un bambino  monello, a cui, poco importa il destino di pazienti e di operatori sanitari. Dico questo perché la triste esperienza di altre Regioni duramente colpite dal covid, dovrebbe almeno insegnare. Ovunque ormai si attrezzano ospedali militari e di pronto intervento per tamponi e ricoveri per due precisi motivi: evitare il contatto di pazienti positivi al covid con pazienti affetti da altre patologie o comunque con la comunità  degli operatori sanitari impegnata in altri reparti e, in secondo luogo, cercare spazi che possano garantire oltre alla sicurezza solo ed esclusivamente un trattamento terapeutico mirato. Trebisacce e Cariati rappresentano strutture già pronte per poter ottenere immediatamente  centri efficienti, mettendo al riparo ed in sicurezza dal contagio operatori e  pazienti di altri reparti.  Di tutto ciò, il Sindaco Stasi si assuma, però, la responsabilità  e ce lo dica in una delle telenovele serali in cui parla di tutto e del suo contrario, così come ci dica con chi si confronta su queste scelte bizzarre. Ma su questo ci ritorneremo giacché trattasi di scelte che investono l’intera maggioranza .

La Regione ha dato il via libera alla manutenzione degli stabilimenti balneari e, ripartenza a parte, anche in questo caso il Sindaco Stasi prende una craniata contro il muro da pronto soccorso: infatti,  il 31 dicembre ultimo scorso, con delibera giuntale devolve ad un diverso utilizzo alcuni mutui con la cassa depositi e prestiti per la condotta sottomarina di S.Angelo, per qualche nuovo pozzo, per piazza salotto e per Schiavonea. Bene, bravo bis. In pompa magna mega comunicati, social a palla e poi? Nulla. Il Nulla! Lui prende servizio alla protezione civile, riunioni su riunioni per discutere di cosa? Lo si vede molto in ospedale al punto da essere spesso confuso per un nuovo impiegato. Ovviamente un normale amministratore, pur nelle difficoltà del lavoro agile si aspetterebbe l’avvio dell’iter per gli appalti delle opere, preceduto dagli atti progettuali, così da essere pronti alla riapertura dei cantieri. Niente di ciò. Qualche giorno fa, la giunta torna a deliberare le stesse cose di dicembre -quattro mesi dopo- perché sono stati riscontarti errori nella digitazione di due posizioni di mutui(!). Cioè dopo 4 mesi (120 giorni) con l’Estate alle porte il Sindaco e la giunta si accorgono che un erroruccio di nulla ha bloccato ottocentomila euro di opere insostituibili. Assurdo, inconcepibile, inammissibile tutto ciò mentre gli operatori turistici attendono! Ammesso che si possa andare al mare è chiaro che ci ritroveremo con le scie giornaliere e gli inquinamenti di sempre, per un erroruccio!!

Chiudo ricordando al sindaco che i bisognosi di questa città unica aspettano il terzo poi il quarto e poi nessuno sa dire quale altro “ bando telenovela” per i buoni spesa. Sindaco lei ha detto di aver speso solo 200.000,00 euro a fronte dei settecentomila in cassa.  La gente soffre, è in difficoltà, vuole ciò che gli spetta, chiede che i fondi inviati al Comune vengano spesi ora!!! Mi chiedo pertanto,  se lei studia così tanto solo per la distribuzione di risorse ed alimenti,  a meno che non abbia deciso di non farlo e rimandare i soldi indietro, vorrebbe amministrare anche la salute pubblica ? Si fermi finché  è in tempo, non faccia danni alla comunità.

Paolo Maria Lamenza –Coordinatore Lega Salvini Calabria – Area Jonica CS

 

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