Polo Covid a Rossano, finto reparto. Rapani: A cosa è servito

CORIGLIANO ROSSANO • «A guardarsi intorno, non c’è da stare sereni. Corigliano-Rossano e più in generale tutto il territorio sono allo sbando. Purtroppo sta accadendo ciò che nessuno mai avrebbe voluto, né immaginato. I bollettini riportano numeri di contagi al Covid-19 preoccupanti e nulla fa presupporre che si stia andando incontro a mesi che saranno più tranquilli».

È quanto dichiara il dirigente nazionale di Fratelli d’Italia, Ernesto Rapani, membro dell’esecutivo nazionale del partito.

«Leggiamo quotidianamente di sospetti pazienti colpiti dal coronavirus che frequentano i nostri ospedali – dichiara – nel mentre i poli sanitari di Corigliano-Rossano non solo non hanno ricevuto alcun rinforzo in termini di uomini, come spesso sbandierato dal sindaco Stasi, ma stiamo assistendo ad un depauperamento continuo delle nostre strutture sanitarie. Un’emorragia che non si ferma anche per colpa di quei manager locali che non riescono a far quadrare i conti nei vari reparti dello spoke, con trasferimenti continui e imboscati di varia natura».

Rapani pone tutta una serie di domande: «L’emergenza sanitaria, come dimostrano i numeri, si fa sempre più grave e le tende triage fuori dai pronto soccorso, ad esempio, rimangono chiuse. Ciò comporta possibili contaminazioni virali degli ambienti. Qual è la funzione di quelle tende? Perché le Tac sono utilizzate col contagocce? Che fine ha fatto il personale promesso al Giannettasio per il reparto Covid tanto desiderato dal sindaco? Perché non si qualifica quel personale che si utilizza nello svolgimento di OSS e che OSS allo stato ancora non sono?»

«Quel reparto sembra una farsa – rincara la dose Ernesto Rapani – con a capo un primo cittadino che lo ha voluto fortemente ma che sta rimanendo col cerino in mano. Il reparto è lì, sulla carta pronto all’uso e non ha mai ospitato un paziente, per fortuna. Sarebbero dovuti arrivare infermieri e pneumologi, di cui si sono perse le tracce ma si è bravi solo a sottrarre il personale al pronto soccorso del Giannettasio, già in emergenza a causa dei carichi di lavoro. A cosa è servito questo finto reparto?  A ergere Stasi ad eroe nel girarsi i pollici barricato al Coc per mesi? A renderlo una vittima? Bando alle ciance. Dia risposte alla città e provi ad essere interlocutore, una volta per tutte finalmente credibile con i commissariamenti di Asp e sanità regionale». (Comunicato)

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