Poli Covid nei capoluoghi storici, centralizzare per contenere i contagi

Corigliano Rossano, venerdì 20 marzo 2020 – Poli Covid-19 negli ospedali spoke: si sta perseguendo la strada sbagliata con il rischio, in parte realtà, di allungare la lista dei contagiati, come sta già d’altronde accadendo, tanto nell’area della Sibaritide quanto del Crotoniate. E non è un caso se la lista si allunga di giorno in giorno a causa di una sorta di pressapochismo nella gestione. La sola area magnogreca ha in totale   49 contagiati con una incidenza di 1 paziente covid ogni 8200 abitanti, la prima in assoluto nel contesto regionale in proporzione e per numero di abitanti.

La patologia Covid-19 richiede trattamenti in terapie intensive, sub-intensive, malattie infettive, laboratori, e reparti di pneumologia. Tutte divisioni già  presenti negli ospedali Hub, e solo in minima parte presenti negli spoke ( solo qualche posto letto di Rianimazione).

Ci sono presidi spoke già dichiarati poli Covid senza alcuna sicurezza o protezione per il personale sanitario e per l’utenza tutta, aprendosi a promiscuità di contatti. Esposto a gravi rischi il personale sanitario, tale dato è confermato dall’incremento della mortalità nell’ambito della categoria.

Nei pronto soccorso degli spoke, riconosciuti polo Covid, transitano anche altri pazienti con le difese immunitarie basse e molto sensibili a contrarre il virus. Abbiamo l’impressione che chi è chiamato a decidere non tenga conto di molti fattori, a scapito della vita delle persone.

Rinnoviamo pertanto il nostro invito/appello a considerare la proposta
di utilizzare gli ospedali Hub come poli Covid e gli ospedali Spoke per le acuzie, con a supporto degli stessi gli ospedali dismessi per le pratiche mediche e non chirurgiche.

Aumentiamo le aree chirurgiche presso gli spoke e le cliniche private, affievoliamo il lavoro degli hub e trasformiamo gli spoke in ospedali a carattere extraprovinciale, inibiamo gli accessi ai presidi spoke a qualunque caso sospetto di covid 19, convogliando i portatori della succitata patologia presso gli hub regionali, e sgraviamo ancora questi ultimi dalle incombenze delle patologie mediche, che potrebbe trovare allocazione nel riuso e rifunzionalizzazione dei presidi dismessi e parzialmente dismessi.
La problematica in atto deve portarci ad una rottura degli schemi, cercando soluzioni che potrebbero migliorare ed ottimizzare una situazione di grave emergenza. Il sospetto caso covid, una volta intercettato nel pre-triage degli spoke, verrebbe direttamente trasferito al centro Hub evitando forme di contagio derivanti da strutture logistiche precarie. Per i casi gravi si utilizza l’elisoccorso. Centralizzare i Covid significa: ridurre i casi di contagio, contenere i costi, efficienza nella tempistica.

 COMITATO “MAGNA GRAECIA

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