Poesia. Dal Tirreno allo Jonio, il premio letterario itinerante quest’anno a Matera

Nelle sale del castello di Favale oggi Valsinni, in provincia di Matera, c’è chi dice di sentire ancora la voce della poetessa Isabella Morra che tragicamente fu assassinata dai suoi fratelli. Isabella apparteneva a una famiglia nobile, quella dei Morra, i signori feudatari di Favale. Lontana da corti e salotti letterari, visse sotto la prepotenza dei fratelli segregata nel proprio castello, dove si occupò della sua produzione letteraria. La sua breve vita, contrassegnata da isolamento e tristezza, si concluse con il suo assassinio da parte degli stessi fratelli a causa di una presunta relazione clandestina con il barone Diego Sandoval de Castro che subì la medesima sorte.
Sconosciuta in vita, Isabella Morra acquistò una certa fama dopo la morte, grazie agli studi di Benedetto Croce, e divenne nota per la sua tragica biografia ma anche per la sua poetica, tanto da essere considerata una delle voci più autentiche della poesia italiana del XVI secolo nonché una pioniera del Romanticismo. A Matera capitale della cultura 2019 e nel borgo di Valsinni, nel prossimo mese di dicembre, farà tappa nei luoghi di Isabella Morra l’unico premio letterario itinerante. “Dal Tirreno allo Ionio” è l’unico premio in viaggio per la penisola italica. La madrina di questa edizione è Dacia Maraini; saranno inoltre presenti Dante Maffia, candidato al Nobel per la poesia, e Nuccio Ordine, professore ordinario di letteratura italiana. Una sezione del premio sarà dedicata alla poetessa Morra. “Il premio serve a veicolare messaggi – dice Giovanni Mulè, presidente del premio – di pace, amore e fratellanza universale”.

Antonio La Banca

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