Pesca a strascico, con i dissuasori ora è maggiormente controllata

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TREBISACCE Dissuasori della pesca a strascico da collocare sui fondali marini prospicienti il territorio di Trebisacce per una superficie complessiva di 20 chilometri quadrati, per la salvaguardia e l’incremento delle attività della piccola pesca artigianale. Per finanziare la posa in mare degli appositi manufatti in cemento, peraltro già collocati in mare nella vicina Secca di Amendolara, l’esecutivo comunale ha approvato un progetto che sarà proposto, per il tramite della regione Calabria, ai ministeri dell’Agricoltura e dell’Ambiente che prevede un investimento di 1milione514mila euro a valere sui Fondi del POR 2014/2020. Lo scopo, secondo quanto si legge in una nota del Comune, è quello del contrasto al fenomeno sempre più diffuso della pesca a strascico che viene praticata in modo sistematico davanti alle coste di Trebisacce e spesso in zone di mare interdette alla stessa pesca. Questo tipo di intervento, secondo gli amministratori comunali, permette anche di evitare la conflittualità esistente tra i pescatori che praticano la pesca a strascico, che spesso operano illegalmente e furtivamente entro le tre miglia dalla costa, e gli esercenti della piccola pesca che, sebbene ridottisi di numero negli ultimi anni anche a causa della poca pescosità del mare, operano con le reti tradizionali. Soddisfatti del progetto l’assessore ai LL.PP. Filippo Castrovillari ed il sindaco Franco Mundo che, nell’illustrare il progetto, hanno ringraziato i tecnici ingg. Raffaele Di Lazzaro e Vincenzo Gatto per la redazione di un progetto lungimirante.

(fonte: La Provincia di Cosenza)

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