Pericoli del web: “Premio pagano” accoglie ad Amendolara scuole della provincia

Archiviata la quinta edizione del Premio Pagano, che come da prassi si è svolta nella Chiesa di San Domenico ad Amendolara, che grazie a questo appuntamento mette in mostra tutto il suo splendore ai tanti ospiti che giungono da fuori.

E’ stata l’edizione della conferma per il concorso  fondato sui principi di legalità che in pochi anni è diventato punto di riferimento nel panorama scolastico provinciale. Ogni anno il Premio Pagano annovera tra i partecipanti sempre nuove scuole entusiaste di cimentarsi con le varie tematiche messe a bando. Quest’anno il tema è stato: Il linguaggio dell’odio su media e social network: conoscerlo per rifiutarlo. La mattinata di venerdì 26 maggio ha visto un interessante momento di confronto sul tema del concorso, al quale hanno partecipato, grati dell’accoglienza ricevuta ad Amendolara, l’onorevole Rosanna Scopelliti, membro della Commissione Antimafia presso la Camera dei Deputati e figlia del giudice Antonino ucciso dalla mafia; e il questore della Camera dei Deputati, onorevole Stefano Dambruoso. Il questore, già magistrato e pioniere delle inchieste contro il terrorismo islamico, ha rimarcato il rischio che gli adolescenti corrono navigando sul web con la possibilità di venire adescati dalla propaganda dell’Isis che si serve dei giochi online e dei social network per, addirittura, addestrare nuovi “soldati”. Questo fenomeno che rappresenta una vera violenza sulla rete può essere combattuto – ha sostenuto Dambruoso – con una corretta integrazione che non può che partire dalle scuole. «L’immigrato deve diventare consapevole dell’enorme fortuna di cui può godere. E cioè di quella libertà che nel suo paese di origine non hai mai conosciuto».

I lavori, moderati dal giornalista e direttore di Paese24.it, Vincenzo La Camera, sono stati introdotti del presidente dell’Associazione per lo Sviluppo dell’Alto Jonio, il consigliere parlamentare Antonio Pagano figlio del giudice Umberto, originario di Amendolara, a cui è dedicato il premio. Pagano, soddisfatto dell’interesse che cresce attorno alla manifestazione, ha sottolineato l’importanza di legare il Premio alle Istituzioni che grazie ad esso vengono stimolate ancora di più.

Ha carpito l’interesse della platea degli studenti presenti il video molto significativo presentato da Maria Luisa Scardina dell’Ufficio Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza. Nella breve clip si evidenzia l’assenza dei rapporti umani sostituiti dai selfie che portano ad un indifferenza verso l’altro. Nel video cartone animato, si vede una ragazzina su un cornicione che vorrebbe gettarsi di sotto. Mentre giù, sulla strada, è uno stillicidio di luci: sono gli smartphone dei curiosi che cercano di riprendere la scena con estrema freddezza verso la tragedia che si sta per consumare. Il Premio Pagano viene organizzato dall’Associazione per lo Sviluppo dell’Alto Jonio in collaborazione con l’Istituto Comprensivo di Amendolara che ha partecipato al dibattito con l’intervento della professoressa Francesca Napoli, la quale ha sottolineato l’importanza dell’apertura della scuola al territorio, del dialogo tra istituzioni e realtà sociali. Il sindaco di Amendolara, Antonello Ciminelli, ha evidenziato uno scollamento tra le istituzioni e le agenzie sociali, probabilmente ancora impreparate, legislativamente ed eticamente, ad affrontare queste nuove forme di violenze. L’onorevole Scopelliti, nel suo intervento, dopo una doverosa e applaudita parentesi sulla storia del padre morto per mano della mafia quando lei aveva appena sette anni, ha spiegato come, seppur spesso in silenzio, il Parlamento è impegnato a cercare di dare risposte serie a queste nuove emergenze sociali, come la legge sul cyberbullismo approvata di recente alla Camera dei Deputati per tutelare le vittime, insistendo però sulla necessità di partire dal basso, dalla scuole, con una formazione appropriata per gli insegnati che sono il primo avamposto di legalità, dopo i genitori, per un adolescente. Ma l’attore principale resta la persona, in questo caso l’adolescente che deve prendere coscienza – sottolinea anche la Scopelliti – di cosa è bene e di cosa è male, nella vita come su internet.

Nel pomeriggio spazio alle premiazioni, coordinate dal presidente Pagano e dalla professoressa Ersilia Granato. Quest’anno senza podio, ma tutti sullo stesso livello. Per la Scuola Secondaria di Primo Grado, la commissione ha premiato il fumetto in power point  della I A di Amendolara; il video delle III A, B, C dell’Istituto Comprensivo di Sibari e sempre un video della III F della Scuola Enrico De Nicola (Plesso Giustino Fortunato) di Castrovillari. Il lavoro della scuola di Castrovillari verrà regalato alla presidente della Camera dei Deputati, Laura Boldrini, in occasione della visita a Montecitorio alla quale tutti gli studenti vincitori del Premio Pagano 2017 parteciperanno il 2 giugno. A tal proposito a tutti i presenti in sala è stata consegnata una copia della Costituzione Italiana.

Per la Scuola Secondaria di Secondo Grado, invece, vincono il concorso: IV A del Liceo Scientifico di Corigliano con un originale videoclip “Spegni il computer, accendi la vita”; un elaborato dell’alunna Angela Drammis della I A dell’I.I.S. di San Marco Argentano (plesso Liceo Scientifico di Fagnano Castello); un disegno molto significativo di Maria Di Leo della I H dell’Istituto Professionale di Trebisacce; e la III C del Liceo Scientifico di Trebisacce con alcuni elaborati narrativi.

La manifestazione, nel ricordo anche del compianto ispettore del Miur Francesco Fusca, da sempre vicino al Premio Pagano, e che quest’anno ha visto il contributo anche delle associazioni Amigdala e Azione Verde. (Vincenzo La Camera)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Articoli correlati: