Percorsi di legalità con Pino Masciari al “Green – Falcone e Borsellino”

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“Il coraggio è una costruzione collettiva perché un singolo uomo coraggioso deve trovare sponda in altri, nella società e nelle istituzioni”. Queste le parole di Pino Masciari, imprenditore e testimone di giustizia che anni fa ebbe il coraggio di denunciare la ‘ndrangheta, entrando poi, nell’ottobre 1997, nel programma di protezione. Ospite dell’iniziativa “Percorsi di legalità” tenutasi presso l’Istituto di Istruzione Superiore “Nicholas Green – Falcone e Borsellino” di Corigliano, guidato dal Dirigente scolastico ing. Alfonso Costanza, Masciari ha interagito a lungo con gli studenti, portando la propria testimonianza e rispondendo alle loro domande. Ha raccontato di una vita di stenti, per lui e per la sua famiglia, ribadendo con forza che “si deve denunciare l’illegalità, in quanto denunciare aiuta lo Stato, si esce dalla subordinazione dei criminali, si è fonte di prova per gli inquirenti. Dobbiamo perdonarci – ha detto – per far trionfare lo stato di diritto e tutti insieme possiamo farcela”. Sottolineando poi di essere pronto a morire per lo Stato, ha esortato gli studenti ad apprezzare la libertà della legalità definendoli “la chiave di tutto, il sale di questa terra”. Il convegno, organizzato con l’associazione “Universo Minori” presieduta dalla dottoressa Rita Tulelli, ha fatto registrare anche la presenza del direttore della Casa di Reclusione di Rossano dott. Giuseppe Carrà, del Comandante la Capitaneria di Porto di Corigliano, Capitano di Fregata Canio Maddalena e dei rappresentanti del Comando Compagnia Carabinieri di Corigliano. Il Dirigente Scolastico ha introdotto i lavori puntualizzando che un percorso di legalità fa riferimento ad un problema di natura culturale e che la crisi della legalità è causata essenzialmente da due grossi mali della società odierna: egoismo ed indifferenza. I giovani, ha evidenziato, cercano adulti credibili, il cambiamento è il frutto di ciò che costruiamo giorno per giorno nelle nostre realtà. “La Scuola – ha aggiunto l’ing. Costanza – affianca al compito dell’insegnare ad apprendere, soprattutto quello dell’insegnare a essere persona”. Presente anche l’Assessore alla Pubblica Istruzione del Comune di Corigliano, Tommaso Mingrone il quale ha evidenziato che non rispettare le regole danneggia tutti, a partire dalle piccole cose fino alle più grandi. Il prof. Damiano Altimari, referente del Progetto “La Regola è libertà” ne ha illustrato le finalità educative e presentato le varie iniziative intraprese sul tema dalla scuola. Pieno di spunti di riflessione anche l’intervento del direttore della Casa di Reclusione Giuseppe Carrà, il quale ha sottolineato il desiderio di libertà e di istruzione avvertito oggi da molti detenuti, ponendo in rilievo che essi sono figli dell’ignoranza e non della povertà. “Con la cultura – ha affermato il dott. Carrà – l’uomo è libero di fare le proprie scelte perché è cosciente delle conseguenze e se ne assume le responsabilità”.

(fonte: La Provincia di Cosenza)

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