Pd Rossano: “Dietro l’ignoranza la paura di perdere”

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pd-logoNon si placa il vespaio di polemiche sorte dopo la presentazione alla Prefettura di Cosenza del ricorso da parte dei candidati a sindaco Acri, Caracciolo e Rapani contro le liste a sostegno di Stefano Mascaro. Si legge in una nota del Pd di Rossano: “Gli “incredibili” candidati Rapani, Caracciolo e Acri credono che Pietro Lucisano, essendo cessato dalla carica di Consigliere Comunale di Rossano, sarebbe decaduto ipso iure ( che parolone ) dalla carica di Consigliere provinciale: di conseguenza non poteva autenticare né le sottoscrizioni delle accettazioni  delle candidature, né quelle di presentazione delle liste. Ne deriverebbe l’illegittimità delle liste che sostengono Mascaro.
Questa singolare tesi sarebbe  stata sostenuta in un ricorso presentato alla Commissione elettorale e trasmesso alla Prefettura. Anche ciò ha dell’incredibile! O forse no.
Lo sanno o non lo sanno lor signori che il ricorso, come accaduto a Roma e Milano,  andava presentato al Tar entro tre giorni?
Se non lo sanno sono degli ignoranti, loro e quanti li attornano.
Se lo sanno sono in malafede : non hanno presentato ricorso al Tar perché – come accaduto sempre a Roma e Milano – avrebbe deciso in poche ore smascherando la loro bufala ed impedendo l’inquinamento della competizione. Che pessimi esempi di correttezza e lealtà!
Ed ancora lo sanno o non lo sanno che :

  • Esiste il regime della prorogatio degli incarichi di questo tipo, espressamente riconosciuto dalla legge Del Rio secondo cui < non si considera cessato dalla carica il Consigliere rieletto in un Comune della Provincia> : cioè bisogna attendere di sapere se Lucisano sarà rieletto Consigliere comunale di Rossano, per conoscere il suo destino di Consigliere provinciale;
  • La decadenza, secondo procedure di garanzia, va sempre dichiarata dall’organo di appartenenza che provvede contestualmente alla surroga di chi ha diritto di subentrare;
  • Esiste nell’ordinamento giuridico un principio generale di conservazione degli atti, che producono e mantengono comunque i loro effetti anche sulla sola mera apparenza del potere esercitato.

La verità è che dietro l’ignoranza e la mala fede c’è la paura di perdere, se non  la consapevolezza di avere già perso.
Di tutto ciò faranno giustizia i rossanesi che certamente non vorranno governanti ignoranti o mistificatori.

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