Pasqua, il messaggio del vescovo Satriano: che sia opportunità di rinascita

giornalisti

Una Pasqua che sia “opportunità di rinascita, personale e comunitaria”. Questo l’augurio dell’Arcivescovo di Rossano-Cariati, monsignor Giuseppe Satriano, nel messaggio pasquale indirizzato all’intera comunità.
“La Pasqua ritorna con la sua forza e il suo messaggio di speranza. Il Risorto, nella concretezza dei gesti e dei segni posti verso i discepoli (li accompagna spiegando le scritture, spezza il pane, li invita a mangiare), manifesta la sua reale presenza in mezzo a loro.
Il Risorto desidera ravvivare una fede che si va spegnendo, mentre il mondo attende annunci di liberazione e di gioia. Oggi come ieri, anche la nostra fede assume le sembianze di una candela che va spegnendosi. Come i Discepoli anche noi siamo invitati a fare esperienza di Lui, non attraverso gesti stanchi e ripetitivi, ormai privi di profezia, ma mediante sincere e coraggiose aperture alla vita…Annientando la morte con la risurrezione, Gesù ci invita a lasciar passare la forza del suo amore, tornando ad innamorarci del quotidiano, degli ideali, delle persone, della vita vera.Egli risorge, non solo per quanti sono morti fisicamente, ma soprattutto per coloro che, pur vivendo, sono senza speranza e si lasciano appestare dalle seduzioni mortifere di una cultura pervasa dal consumo e dall’individualismo.
La vita attende di esplodere…nei cuori, per le strade delle nostre città, nei processi sociali troppo invischiati di morte, nei percorsi educativi spesso rassegnati e consegnati alla mediocrità del … “così fan tutti”.
La vita desidera esplodere…per aprire nuovi varchi di speranza, rompendo gli argini delle nostre difese fatte di perbenismo e di ipocrisia; per consegnare frutti maturi e gustosi. La vita esplode…se ci lasciamo afferrare da Cristo, seguendolo per le vie impervie e luminose dell’amore vero, mediante scelte ricche di apertura e donazione. Non possiamo più proclamare parole retoriche e scontate, vuote di trasalimento, povere di stupore, di segni trasfiguranti la realtà. Troppo il dolore causato dall’ignavia di molti, dalle omissioni di tanti, dalle ingiustizie calcolate e volute. La Pasqua desidera generare la rivolta della vita su ogni forma di morte e attende noi per attuarla.
Sì proprio noi! Noi che ci reputiamo spesso inadeguati a tutto, poveri di ogni mezzo. Accettando la sfida della Pasqua, saremo accarezzati e forgiati dal dono dello Spirito, ma anche guariti e liberati dall’incubo di un “Io” troppo invadente e non liberante. La Pasqua – conclude mons. Satriano – ci invita ad aprire il cuore e a proiettarci verso gli altri, per annunciare la liberazione degli schiavi e fasciare le piaghe dei cuori spezzati, se questo accadrà… finalmente sarà primavera e la vita esploderà!”.

(fonte: La Provincia di Cosenza)

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