Ospedale Spoke Corigliano Rossano. Stasi: Laboratorio per processare i tamponi, chiesto cronoprogramma

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Corigliano Rossano – «Proprio ieri (giovedì 1) mi sono recato a verificare l’andamento dei lavori. Ho già chiesto con forza una accelerazione ed un crono-programma chiaro che non vada oltre il 15 ottobre e non mi risulta ci sia il rischio di “spostare” la destinazione del macchinario acquistato per il nostro Spoke. Soltanto l’ipotesi vedrebbe la rivolta di tutta la rappresentanza della Sibaritide. Vorrei sottolineare che al termine di questi lavori, il nostro sarà l’unico ospedale non situato in un capoluogo di Provincia in grado di processare i tamponi». Queste le parole del sindaco Flavio Stasi in merito al Laboratorio di Microbiologia per processare i tamponi, mentre lo stesso primo cittadino informa che è in programma un incontro con il Commissario dell’Asp per le prossime ore al fine di «sollecitare altre questioni relative al nostro Spoke (lavori Pronto Soccorso del plesso ospedaliero di Corigliano; U.T.I.C.; copertura turni notturni Pediatria ed altre questioni) ed agli altri presidi sanitari della Provincia (in primis il piano del fabbisogno del personale che interessa tutti i territori)». Il sindaco Stasi ricorda, inoltre, «che la riorganizzazione della Rete Ospedaliera Regionale, in virtù dell’emergenza covid, prevede presso il nostro Spoke l’integrazione di 6 posti di terapia intensiva e di 10 posti di terapia sub-intensiva. Ricordo ancora che da qualche mese la Conferenza dei Sindaci della Provincia di Cosenza, grazie all’impegno di tutti gli amministratori locali, ha aperto una fase assolutamente inedita per la sanità calabrese, dando alle istituzioni locali il legittimo ruolo di interlocutori principali per la programmazione sanitaria e chiedendo a gran voce al Commissario Cotticelli la convocazione della Conferenza Permanente per la programmazione sanitaria regionale, al fine di discutere in primis dei laboratori pubblici. Ovviamente, a parte qualche notizia sbrigativa e spero non strumentale – conclude Flavio Stasi – la sanità regionale ed anche quella di Corigliano-Rossano, vive enormi problemi che costringono i calabresi ad emigrare sistematicamente anche per cure banali al giorno d’oggi e che richiedono interventi ed investimenti strutturali dai quali il Governo nazionale – mediante il Commissario ad ACTA – e regionale non possono più eludere, a partire da innesti importanti e non più rimandabili di personale medico e paramedico».

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