Ospedale Corigliano, discriminata paziente nigeriana

ospedale corigliano

Nei giorni scorsi presso l’ospedale di Corigliano Calabro, una  ragazza Nigeriana incinta trasportata dal 118 in seguito ad una chiamata degli operatori dell’ Associazione “don Vincenzo Matrangolo”  che gestiscono il progetto di accoglienza del comune di San Giorgio Albanese, veniva sottoposta ad un trattamento vergognosamente discriminatorio da parte di due dipendenti del reparto di Ostetricia del medesimo nosocomio.

Le  Ostetriche in questione , con un comportamento irrituale e razzista allarmavano l’intero reparto sulla positività  e sul contagio che derivava dal trattamento della paziente creando paure infondate nella comunità ospedaliera.

Le stesse ,nei giorni successivi  senza nessun rispetto della signora puerpera allarmavano anche la comunità di San Giorgio con notizie prive di fondamento sulla gravità infettiva della paziente.

Trasferita nel reparto di  Ostetricia dell’ Annunziata di Cosenza , naturalmente la signora è arrivata provata stanca e spaventata e in forte agitazione,tant’è che il bimbo nasceva il giorno seguente dopo la mezzanotte con parto cesareo.

Il giorno seguente l’accaduto numerose mamme di San Giorgio si sono recate presso il plesso scolastico allarmate dalle notizie diffuse dalle due ostetriche, pensando ad una trasmissione della tubercolosi attraverso i figli degli altri ospiti in accoglienza. A nulla è valsa la documentazione prodotta dall’Asp di Napoli nella quale veniva evidenziata la non contagiosità della malattia.

Nella fattispecie oltre ad evidenziare la totale assenza di professionalità del reparto di Corigliano vi è da valutare la operosità e l’ottima preparazione del reparto dell’ospedale di Cosenza.

Nei prossimi giorni inoltrerò formale denuncia alla Procura della Repubblica, ed inoltre chiederò l’intervento del direttore dell’ Asp di Cosenza  e dell’ ufficio antidiscriminazione dell’UNAR di Roma per aprire un procedimento nei confronti delle persone che oltre ad aver omesso di fatto l’assistenza alla signora ,hanno anche prodotto un allarme sociale nella propria comunità.

Il sottoscritto è venuto a conoscenza della vicenda attraverso una lettera inviatami dalle operatrici dello SPRAR  di San Giorgio  Albanese presenti  all’ accaduto.

Catanzaro 14-12-2016                                                                                   Giovanni Manoccio

Delegato del Presidente all’Immigrazione della Regione Calabria

(fonte: comunicato stampa)

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