Ospedale Cariati, Straface: «Il “Cosentino” avrà le sue specificità, la Tac è il primo passo»

Il presidente della commissione Sanità esprime viva soddisfazione per le misure adottate dalla struttura commissariale «al servizio di un territorio importante»

REGGIO CALABRIA «Gli impegni assunti dalla struttura commissariale e dal presidente della Regione, Roberto Occhiuto, non stanno tardando ad arrivare. Nel giro di qualche mese dall’inizio della programmazione del nuovo sistema sanitario regionale, a novembre scorso, anche l’ospedale di Cariati sta iniziando a ricevere le risposte che merita. Questa mattina è arrivata una Tac di ultima generazione e rappresenta il primo vero segnale verso la riapertura del “Vittorio Cosentino” che sarà, finalmente, incluso nella rete ospedaliera regionale prevista nel nuovo Dca. Ciò significa che l’ospedale di Cariati riaprirà a tutti gli effetti dopo oltre dieci anni. Si tratta di un grande risultato che abbiamo seguito passo passo e di persona». Ad affermarlo è Pasqualina Straface, consigliere regionale di Forza Italia e presidente della terza commissione Sanità.

«Appena un mese fa mi sono recata in visita all’ospedale, accompagnata dal dirigente di Forza Italia, Francesco Cosentino, ed ho potuto constatare come ci siano già servizi attivi e altamente professionali come la Rsa. A questi se ne aggiungeranno degli altri e così l’ospedale di Cariati potrà caratterizzarsi con le sue specificità come i reparti di Medicina, Pronto soccorso, Chirurgia in day hospital e Radiologia. Quest’ultima potrà vantare una Tac di ultima generazione, strumento importantissimo, che si aggiunge alle attrezzature già in dotazione tra cui l’ecografo ed un mammografo disponibile a breve. La radiologia digitale completerà il sistema radiologico. Ma l’aspetto fondamentale – sottolinea la presidente della commissione Sanità – sarà il reinserimento dell’ospedale di Cariati nella rete ospedaliera: con reparti moderni tornerà al servizio del territorio, un bacino d’utenza demograficamente importante tra l’Alto Crotonese, Basso Jonio Cosentino e le comunità interne

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