Il giovane Antonio Barbieri, rinvenuto gravemente ferito il 12 gennaio 2019 all’interno di una Mercedes in via Bruno Buozzi allo scalo di Rossano, morì quattro giorni dopo presso l’ospedale civile dell’Annunziata di Cosenza. Il personale del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Corigliano Rossano, che condusse le indagini coordinate dal Pm Tedeschi, con acume investigativo, individuò immediatamente il motivo passionale (la fidanzata di Filadoro in passato era stata sentimentalmente legata alla vittima) e diede corso a serrate attività investigative risolvendo il caso nel giro di pochi giorni.
Per come statuito dalla sentenza di primo grado, emessa lo scorso febbraio, l’esecutore materiale sarebbe stato Cristian Filadoro (difeso dagli avv.ti Giuseppe Bruno e Francesco Oranges) condannato a 30 anni di reclusione, mentre concorrente – secondo la forma del concorso anomalo – nella commissione del grave gesto di sangue sarebbe stato Vincenzo Fornataro (difeso dall’avv. Massimo Ruffo) condannato alla pena di 16 anni di carcere, per aver, quella sera, accompagnato con la propria macchina Filadoro da Corigliano a Rossano.
A gennaio si darà il via al processo di Appello, nel quale si costituiranno anche le parti civili, difese dagli Avv.ti Ettore Zagarese, Francesco Nicoletti, Giusy Acri, Emanuele Sapia, Maria Teresa Zagarese (Comunicato stampa).