Nuovo tratto SS 106. Antoniotti: Anas in malafede, tracciato a scapito di Corigliano Rossano e Crosia

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Giuseppe Antoniotti

Corigliano Rossano – Da assessore comunale, da sindaco e da consigliere provinciale ho lavorato negli anni insieme ad altri Sindaci, consiglieri regionali e parlamentari sul progetto 106 e sulla scelta del tracciato per realizzare l’ammodernamento della S.S.106. Proposte e progetti Anas approvati da tutti gli Enti e le Istituzioni coinvolte già nel lontano 2001. Oggi non capisco cosa sta accadendo e quali interessi possa avere l’Anas a cambiare le carte in tavola con il silenzio assenso dell’amministrazione comunale di Corigliano Rossano. Mi chiedo come è possibile che l Anas dopo un iter già superato con scelte fatte dai rispettivi consigli comunali, pensare di proporre un nuovo tracciato e far passare la nuova 106 da Sibari a Crosia a valle dei centri Scalo di Corigliano e Rossano e non già, come previsto prima, a ridosso dei Centri storici. Un nuovo tracciato quello proposto dall’Anas che va a vincolare aree industriali e a vocazione agricola del nostro territorio a scapito di agricoltori, imprenditori locali e delle attività turistico ricettive esistenti. Che fine ha fatto il tracciato approvato già dai consigli comunali delle rispettive Città di Corigliano, Rossano e Crosia. Nel 2004 l’ Anas ha provveduto all’ approvazione del progetto preliminare per i lavori di ammodernamento in nuova sede della s.s.106 jonica tratto Mandatoriccio Amendolara lotti da 1 a 11 (ricadenti nei comuni di Scala Coeli, Mandatoriccio, Pietrapaola, Calopezzati, Crosia, Rossano, Corigliano, San Giorgio albanese, Terranova da Sibari e Cassano. Lo studio del tracciato era stato concordato con le amministrazioni territoriali in data 11 marzo 2003. Nel progetto approvato dai vari comuni, il tracciato si scostava dall’attuale 106 “jonica” optando per un tracciato a monte e precisamente a ridosso dei centri storici principalmente di Corigliano Crosia e Rossano con l’obbiettivo principale da parte delle amministrazioni comunali di allora di avvicinare il più possibile i centri storici alla nuova 106, tanto è che il tracciato su Corigliano era previsto sotto l’ospedale e per Rossano sopra il cimitero. Insomma un lavoro immane di tutti i comuni interessati e degli uffici preposti che negli anni hanno elaborato proposte documenti e deliberazioni insieme alla fattiva collaborazione del presidente Fabio Pugliese “basta vittime sulla 106”. Incontri e conferenze di servizi frequenti per anni tra Catanzaro e Roma che hanno sancito accordi e decisioni che non possono essere ignorati oppure rimanere inevasi. Sarà approssimazione o inesperienza che purtroppo regna sovrana ma credo che l’amministrazione comunale di Rossano debba rivedere i propri comportamenti impregnati forse un po’ troppo di saccenza e di conoscenza di tutto lo scibile umano. Quindi ritengo prioritario che Sindaco e gli assessori di riferimento debbano consultare gli uffici preposti e approfondire gli atti che non possono essere cestinati specialmente se vi sono decisioni e deliberazioni del consiglio comunale. Quando si riveste il ruolo di istituzione, si lavora per la gente e per il bene pubblico, ritengo che i consigli debbano essere ben accetti specialmente se provengono da chi ha operato prima e conosce fatti e circostanze, non fosse altro per evitare errori che possono compromettere il territorio e la nostra nuova città unica. Sono disponibile a fornirvi documenti e versioni concordate nelle varie conferenze dei sevizi dove per lunghi anni ho sempre presenziato per il comune di Rossano alla presenza dei vertici Anas e dei Sindaci dei comuni limitrofi. Se si lavora insieme per il bene comune, insieme sputtaniamo l’ente Anas che così facendo dimostra che il tratto106 in questione non lo ha realizzato e non ha nessuna intenzione di realizzarlo (Comunicato stampa).
Giuseppe Antoniotti

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