Motoraduno “Vespa Club Rossano. Assembramenti? La replica del direttivo a Menin

Nella qualità di consigliere del direttivo del “Vespa Club Rossano” mi sento chiamato in causa dall’editoriale, a firma di Fabio Menin, pubblicato su questa testata giornalistica.

Premesso che non conosco personalmente il firmatario dell’articolo de quo, Fabio Menin, tuttavia ricordo di aver già letto in passato qualcosa sul conto di questa persona che, vado sempre a memoria, sarebbe impegnata nel sociale e in vertenze di carattere ambientale. Spero di non averlo confuso con altri, e per questo mi piacerebbe che questa redazione, nella eventualità della pubblicazione del mio scritto, titolasse così: “Corigliano-Rossano. L’intervento di Roberto Murace: finalmente in città un motoraduno in ricordo di tutte le vittime della strada”.

Eh già, perchè lungo tutta la pur legittima prolusione del Menin non ho colto, per un mio limite s’intende, alcun riferimento al programma della manifestazione e, pertanto, alla reale motivazione che ha giustificato un evento così partecipato e sentito, autorizzato dalle competenti autorità, sottoposto a servizio di tutela stradale e, infine, benedetto da un rappresentante della Curia locale.

Per onestà intellettuale, quindi, non si è trattato di una vera e propria “gita” ovvero di una “scampagnata”, come sostiene il Menin, ma di una manifestazione motociclistica in onore e ricordo di tutte le vittime della strada, che, coinvolgendo tutti i moto-club e vespa-club del territorio, col patrocinio dell’Ente comunale, ha potuto annoverare la presenza di centauri provenienti da Taranto, Catanzaro, Crotone, oltre che da tutto l’hinterland sibarita.

E’ vero, c’è il Covid e bisogna fare attenzione, ma ciò che non è stato detto nell’articolo è che tutti gli iscritti delle varie associazioni motoristiche sono ben conosciuti dai tutori dell’ordine proprio per il loro rigore nel rispetto delle norme del codice della strada e delle leggi e regolamenti in generale, tanto più che sempre più numerosi sono i team-motors costituiti da rappresentanti della Polizia di Stato, dei Carabinieri, etc.

E non serve tirare per la giacchetta il Sindaco, questa volta almeno.

Chiaro, si fa affidamento al senso di responsabilità di ciascuno anche perchè, piaccia o no, col virus bisogna conviverci.

Assembramento? Eravamo in tanti, ma questo argomento si presta anche ad interpretazioni fantasiose col rischio, questo sì concreto, che forzando il concetto la risposta logica diventa una sola: lockdown permanente.

                                                                                              Avv. Roberto Murace

                                                                           Consigliere Direttivo “Vespa Club Rossano”

                                                                                               Corigliano-Rossano

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