Monetizzazione Rossano, la sentenza del Tar Calabria

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La società Edil Mar vince la battaglia dinanzi al Tar Calabria solo per quel che riguarda l’entità della monetizzazione delle opere di urbanizzazione primaria realizzate sull’ampia superficie in località Casello Mascaro, su cui oggi sorge il vasto parco acquatico con annesso villaggio turistico. Mentre, nella stessa sentenza, il Tribunale amministrativo ritiene invece legittima la delibera del Commissario straordinario del Comune di Rossano, datata 14 aprile 2016, nella parte in cui si impone la realizzazione delle opere di urbanizzazione secondaria non ancora eseguite. Lo stesso Tar dispone inoltre nessuna compensazione per le spese di manutenzione. La Edil Mar viene quindi rimessa in corsa per la monetizzazione, con i criteri rivisti dal Tar, ma anche i giudici amministrativi le impongono di realizzare le opere non ancora eseguite stabilendo che “La ricorrente, in luogo della realizzazione delle stesse e della sua cessione, previsto nella citata convenzione, è tenuta comunque a pagarne il valore corrispondente”. Nella convenzione stipulata nel gennaio 1994 (successiva alla prima del 1988) venivano pattuite anche le modalità di realizzazione delle opere di urbanizzazione che successivamente non sono state cedute al Comune poiché entrambe le parti hanno più volte manifestato la reciproca intenzione di sostituire la cessione indicata in convenzione con la “monetizzazione”. Nella primavera 2016 Edil Mar proponeva, a chiusura transattiva della vicenda, il versamento della somma globale e onnicomprensiva di € 879.012,50. Proposta non accettata dal Comune che, con delibera del Commissario Straordinario con i poteri della Giunta Comunale in data 14.4.2016, chiedeva alla Edil Mar il versamento di € 2.783.077,07 per la monetizzazione e stabiliva che l’accettazione dovesse intervenire entro 15 giorni dalla comunicazione della delibera, pena “l’acquisizione dei beni al Patrimonio Comunale”. La stessa delibera stabiliva inoltre l’obbligo di Edil Mar di realizzare le opere non eseguite e previste in convenzione (quattro campi da tennis, un campo da calcio e un campo polivalente). Edil Mar (difesa dagli avvocati Alfredo Gualtieri e Demetrio Verbaro) ritenendo eccessiva la somma richiesta dal Comune (costituitosi nel giudizio e difeso dagli avvocati Enrico Morcavallo e Miryam Macella) ha impugnato la delibera, chiedendone l’annullamento complessivo. Il Tar, previa acquisizione della relazione tecnica di un verificatore, ha accolto il ricorso di Edil Mar nella parte relativa alla monetizzazione (definendo i criteri per la determinazione del quantum, che ammonterebbe a 876.057,50 euro più 947.135,21 euro) stabilendo invece la fondatezza della delibera nella parte in cui impone la realizzazione delle restanti opere di urbanizzazione secondarie .

(fonte: La Provincia di Cosenza)

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