Minnicelli: «Iniziativa parlamentare infondata»

Sibaritide

“L’interrogazione proposta è infondata nel merito perché il procedimento è legittimo (se non lo era, in ipotesi, lo è divenuto). Ma ancor di più legittimo è il diritto dei Cittadini di votare a dispetto dei 5Stelle che glielo vorrebbero impedire”. E’ dura la replica del Coordinatore del Comitato 100 associazioni pro fusione, Amerigo Minnicelli, all’iniziativa parlamentare degli otto senatori del Movimento 5 Stelle.
Secondo Minnicelli l’iniziativa dei pentastellati: “È sprezzante perché non tiene conto dei fatti ma solo di certi interessi di bottega fin troppo intuibili. E’ incredibile nella parte in cui ci chiama “sedicente Comitato 100 Associazioni …” quando di sedicente “Movimento” ci sono solo loro che dipendono da una Srl e che hanno diramazioni periferiche a poteri limitati come lo erano le sezioni del Pci al tempo di Stalin e come lo sono tutti gli “obbedienti” cioè coloro che stanno all’obbedienza di qualcuno come i cani da guardia legati alla catena (quelli liberi no).
Vedremo cosa risponderanno regione e governo entrambi sulla linea del favorevoli alle fusioni e vedremo come saranno accolti i mal di pancia di questi signori vogliosi solo di cogliere vantaggi dalla rabbia prodotta dalla tragedia che sta vivendo questo territorio in termini di emarginazione, di disoccupazione, di nuova emigrazione, di spopolamento e isolamento.
Agli azzeccacarbugli di manzoniana memoria (i qui manco li azzeccano) risponderemo, come sempre, con la politica – sottolinea Minnicelli – rifiutando la sua espressione peggiore come il “tanto peggio tanto meglio” mentre tacciono sulle altre fusione calabresi e oltre. Pezzenti. Noi invece siamo costruttori e diciamo: viva la fusione come liberazione, come azione di progresso, come risposta positiva e innovativa”.
Il Comitato non manca di lanciare “strali” anche nei confronti del portavoce coriglianese del M5s, Francesco Sapia, il quale con questa iniziativa viene sconfessato dai suoi il quale “ha votato a favore di quella delibera e si è anche espresso a favore con un accorato intervento pubblico. Così facendo delegittimando o quello stesso o la rappresentanza senatoriale interpellante. Del resto questi 5 Stelle odiano la piana di Sibari (non sanno nemmeno dove sia)”.
Il clima si surriscalda e i toni sono destinati ad elevarsi, il che non depone bene a favorire una normale e rispettosa dialettica politica. Si sta facendo di tutto pur di non dare la parola ai cittadini, perché è di questo che si tratta.
E per un movimento che nasce dal basso, dar vita ad iniziative parlamentari di questo tipo che tendono a sottrarre la parola ai cittadini risulta un gesto in controtendenza proprio alla filosofia di fondo per cui sorgono i grillini.
Intanto il comitato “cento associazioni” va avanti per la sua strada, ha costituito commissioni ed ha avviato iniziative di informazione e di sensibilizzazione sul tema.

(fonte: La Provincia di Cosenza)

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