Migranti, Grillo a pochi giorni dalla scadenza del bando Sprar: “Un’opportunità per i piccoli comuni”

Il 31 ottobre scadrà l’adesione al Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati, lo Sprar. “Una grande opportunità per i piccoli borghi”, sostiene Fabrizio Grillo, membro del Direttivo nazionale dell’Associazione nazionale dei piccoli comuni d’Italia. Quello dei migranti è un tema caldissimo nel nostro Paese. Decidere di fare la propria parte per arginare e per gestire il problema è una sfida. “Il mio auspicio – continua Grillo in una nota – è che possano aderire in tanti. Soprattutto perché, nel nuovo dm del 10 Agosto del Ministero dell’Interno, la rete dei comuni potrebbe essere determinante e dare una svolta alla difficoltà, sempre più emergenziale, del fenomeno degli sbarchi”.

MIGRANTI: L’ESEMPIO DI RIACE

Diversi comuni nella Penisola hanno deciso di coglierla. Come è successo a Riace, in Calabria. L’ormai noto progetto ideato dal sindaco Mimmo Lucano è stato preso da esempio anche all’estero. Lucani, grazie a un progetto di inclusione, è riuscito a rivitalizzare il piccolo borgo. Si stava spopolando, oggi è un’esplosione di culture, tradizioni, colori. Donne africane hanno imparato a utilizzare i vecchi telai usati un tempo dalle nostre donne. Gli uomini lavorano nelle botteghe artigiane. Ogni anno i ragazzi dei laboratori della legalità hanno l’occasione di visitare Riace. Così, possono conoscere queste persone sopravvissute a guerre e fame, e finalmente superare la paura del diverso che ci invade.

UN FENOMENO CHE CONVIENE A TUTTI GESTIRE

“I comuni – continua il già sindaco di Cropalati Fabrizio Grillo – avrebbero un controllo più diretto e potrebbero dare una mano maggiore al sistema di ospitalità. Non solo sotto l’aspetto pratico, ma soprattutto sotto quello sociale. Nei piccoli borghi, se si coinvolge e si informa la popolazione, si riesce ad attivare una straordinaria rete di solidarietà. Inoltre, un aspetto da tenere in conto è che, accogliendo questi uomini e queste donne, si potrebbe arginare il problema dello spopolamento. Insomma – conclude – quello dei progetti Sprar è un’occasione che i piccoli comuni non dovrebbero lasciarsi sfuggire. Soprattutto per due motivi. Da una parte, perché si può dimostrare che si ha la capacità di mettere in moto una meravigliosa rete di solidarietà. Dall’altra, per invertire la tendenza allo spopolamento. Perdere questo appuntamento con la legalità, la solidarietà e l’inclusione sociale sarebbe davvero un peccato”.

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