Migranti e profughi, Roseto punta alla integrazione

Mazzia

Approvato, dopo un lungo e complesso iter procedurale, il “Progetto Sprar” destinato a mettere ordine al problema degli immigrati e dei profughi.
Secondo il sindaco di Roseto Rosanna Mazzia, il sistema di prima accoglienza in Italia ha mostrato in questi ultimi periodi molte crepe e proprio per questo il Comune di Roseto, in un ottica di corretta gestione del fenomeno e di integrazione reale e concreta dei richiedenti asilo e rifugiati, in data 28 ottobre 2016 ha presentato formalmente la propria istanza di adesione ai progetti Sprar indicando di voler ospitare n. 25 richiedenti e titolari di protezione internazionale, nonché di titolari di protezione umanitaria, suddivisi in nuclei familiari.
Il progetto, approvato dal Ministero dell’Interno vedrà quindi il “Paese delle rose” impegnato per i prossimi tre anni nell’inserimento e nell’integrazione nel proprio tessuto sociale di questi nuovi nuclei familiari, che coinvolgeranno l’intera Comunità in un processo di crescita sociale e culturale. La scelta dell’esecutivo, sempre secondo il primo cittadino, è stata dettata dalla grave situazione emergenziale che imperversava sul territorio dell’Alto Jonio e in particolare nella limitrofa Amendolara. Aderire alla rete Sprar, secondo il sindaco Mazzia, permetteva all’amministrazione comunale di chiedere alla Prefettura l’applicazione della “clausola di salvaguardia” prevista dal Ministero dell’Interno, che impone ai Prefetti di esentare i comuni che avevano già aderito al sistema di “seconda accoglienza”, o che avessero manifestato la volontà di aderirvi.
«In questo modo – ha scritto il sindaco Rosanna Mazzia – i nuclei familiari che il nostro comune è pronto ad ospitare rientreranno nel Sistema di Protezione per i Richiedenti Asilo e Rifugiati e che sono quindi già titolari di una forma di protezione internazionale saranno accompagnati nel loro processo di integrazione e potranno entrare a far parte del tessuto sociale della comunità rosetana che non è nuova ad accogliere benevolmente tantissime famiglie di nazionalità diverse che oggi si ritengono a tutti gli effetti e con orgoglio cittadini di Roseto».
In più, nei progetti Sprar, il Comune mantiene una funzione di controllo attraverso il responsabile ed il referente del progetto e le somme percepite dal Ministero dell’Interno per il funzionamento del progetto vengono erogate direttamente al soggetto attuatore, ovviamente previa rendicontazione. “Per Roseto – ha commentato il sindaco Mazzia – inizia una grande sfida, sono certa che i nostri concittadini sappiano coglierla, governarla e valorizzarla. Personalmente ho appreso la notizia provando emozioni diverse ma tutte positive. Sono sicura – ha aggiunto rivolgendosi ai suoi concittadini – che anche per voi sarà lo stesso. Ringrazio perciò tutti quelli che hanno reso possibile questo risultato mettendo a disposizione le case ed a quelli che ci hanno introdotto in questo mondo. Oggi – ha concluso il sindaco di Roseto – l’emergenza sbarchi è fisiologicamente rallentata dalle condizioni climatiche e il problema sembra più lontano, ma già in primavera cominceremo ad avvertire la saggezza di questa scelta».

(fonte: La Provincia di Cosenza)

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