Migranti: Cgil condanna iniziative a sfondo razzista

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“Stigmatizziamo e condanniamo tutti i tentativi di portare in piazza razzismo e populismo, cavalcando l’onda del dissenso con il solo becero scopo di guadagnare qualche voto”.
Scende in campo la segreteria comprensoriale della Cgil Sibari-Pollino-Tirreno che con i responsabili delle camere del lavoro di Cassano e Corigliano, intende porre l’accento su alcune iniziative di protesta contro la presenza di tanti migranti sul territorio, proteste che secondo il sindacato nascondono una chiara matrice razzista. “Le città di Cassano all’Ionio e Coriglino – si legge nella nota a firma di Carolina Luzzi, Claudio Sposato a Antonio Spataro – in questi anni di forte immigrazione dai paesi del centro e del nord Africa, a chi fugge da guerre e carestie, ha dato una forte risposta in termini di accoglienza ed integrazione. Negli ultimi anni i numerosi sbarchi e la sempre maggior affluenza di persone provenienti da paesi meno fortunati del nostro è visibilmente aumentata e il sistema dell’accoglienza che prevede diverse soluzioni (a partire dallo sbarco, con strutture di prima accoglienza Cas, gli Sprar o progetti di seconda accoglienza dove “approdano solo il 25% degli arrivi) non riesce a dare ormai risposte adeguate. Su proposta del Prefetto di Cosenza – prosegue ancora la nota della Cgil – si vuole istituire un hotspot nel porto di Corigliano ed istituire presso il motel sibarys una struttura ricettiva per dare ricovero e accogliere ed assistere i numerosi minori non accompagnati arrivati in particolare con gli ultimi due sbarchi. La Cgil Comprensoriale unitariamente alle Camere del Lavoro di Cassano all’Ionio e Corigliano, da sempre attente alle complicate dinamiche sociali legate alla forte immigrazione verso il nostro paese e le città interessate dagli sbarchi e dall’accoglienza, registrano ancora una volta l’inadeguatezza dell’intero sistema, che purtroppo molto spesso mette in serio pericolo la convivenza delle popolazioni residenti con chi cerca soltanto un rifugio da guerre, fame e dittature. Riteniamo sia impossibile, nel particolare momento storico, – afferma ancora la organizzazione sindacale – proporre ricette “salvifiche” e riteniamo inopportuno e pericoloso scaricare il peso di tale situazione di inadeguatezza del sistema di accoglienza sui cittadini, le comunità locali e i sindaci. Tutto questo non può essere affrontato con soluzioni di natura razzista legate sovente a strumentali iniziative di carattere politico; questi problemi non si affrontano con le folle aizzate contro chi semplicemente chiede aiuto; se c’è da protestare contro la disorganizzazione del sistema di accoglienza questo lo si può fare contro chi lo ha pensato e contro chi lo gestisce, ma non nelle piazze delle città che hanno fatto dell’accoglienza un modello virtuoso, istigando i cittadini all’odio ed alla violenza soffiando sul fuoco dell’intolleranza. La Cgil – così termina la nota – è convinta che il modello di integrazione ed accoglienza possa essere fortemente migliorato e che questo possa portare solo benefici alle città ed alle comunità che accolgono chi ne ha bisogno”.

(fonte: La Provincia di Cosenza)

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