Medico aggredito al Pronto soccorso al Giannettasio, la solidarietà della UILFPL e Cgil

rossano
Il pronto soccorso

Il sindacato UILFPL, unitamente al Segretario Aziendale Dott. Giannantonio Sapia, esprime piena solidarietà al medico del Pronto Soccorso dell’Ospedale GIANNATTASIO, Rossano, aggredito ieri e, successivamente, colto da malore durante lo svolgimento delle proprie funzioni, il giorno 30 giugno.

Episodio, questo, di una gravità inenarrabile, nei confronti di un professionista diligente e scrupoloso nell’adempimento delle proprie mansioni, che mette in evidenza un malcontento generale della popolazione nei confronti della Sanità Locale, ma, ancor peggio, lo stato di abbandono in cui versa la realtà dell’ ospedale di Rossano, soprattutto per quanto concerne Il Pronto Soccorso, punto di partenza di ogni nosocomio.

In passato si sono verificati altri episodi simili, denunciati senza mai alcuna risoluzione. Un Pronto Soccorso non può rimanere senza la presenza di una guardia giurata, senza un numero adeguato di medici ed infermieri, criticità croniche. Argomenti questi già trattati alla presenza del Commissario dell’ASP, pochi giorni addietro.

Quanto sopra mette in evidenza uno stato di disagio e di malumore, ma soprattutto di paura, del personale sanitario costretto, da anni, a lavorare senza garanzie, in uno stato di abbandono palese ignorato, da molti anni ormai, dalla politica regionale. Il decollo economico di una realtà inizia proprio dalla sanità, dal pronto soccorso per intenderci.

Anche la CGIL medici esprime piena solidarietà al medico del PS del PO di Rossano che ieri 30/06/2021 ha subito una pesante aggressione, con gravi complicanze di salute, durante l’orario di servizio e nell’esercizio delle sue funzioni.

Le condizioni di lavoro che i medici e il personale infermieristico e sociosanitario sono costretti a sopportare sono sempre più pesanti.

Quest’ultimo fattaccio, che possiamo definire annunciato, è la conseguenza della situazione di precarietà ingravescente che vive tutto lo Spoke di Rossano Corigliano, che ormai non può più essere tamponata con le pezze come fino ad oggi.

D’altra parte la CGIL medici si mette anche nei panni di una popolazione sempre più esasperata che non riceve risposte tempestive ed adeguate in ambienti adeguati.

Non sembra che la discussione nelle Istituzioni preposte affronti nella maniera giusta la problematica ormai inveterata.

È giunto il momento che le categorie sanitarie, le forze politiche, sociali e istituzionali affrontino la questione in maniera radicalmente nuova, prima che accada qualcosa di ancora più grave.

il Coordinatore Aziendale CGIL medici

Giuseppe Angelo Vulcano

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Articoli correlati: