Mario Oliverio: “L’ agroalimentare regge”

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Agroalimentare: sostegno alla qualità, supporto alle imprese, valorizzazione e tutela delle produzioni, azioni che favoriscono il ricambio generazionale. Sui temi più importanti che informano la programmazione regionale nel settore dell’agricoltura è ritornato il presidente Mario Oliverio, intervenendo venerdì scorso al Convegno “Organizzazione, innovazione ed etica: la proposta di Aop Armonia per l’agricoltura calabrese del futuro”, tenutosi nel castello ducale. “In questi anni di crisi- ha affermato Oliverio- il settore agroalimentare è quello che ha maggiormente retto, perché c’è stata una capacità del sistema imprenditoriale di puntare sulla qualità. Si colloca in questo quadro anche la Calabria dove, malgrado le difficoltà, il settore agroalimentare ha avuto la capacità di ‘tenere’; ci sono eccellenze che si sono affermate, ci sono settori che hanno realizzato traguardi importanti, come, per fare un esempio, quello del vino. Ora occorre avanzare scegliendo la giusta direzione. Sempre più, oggi, si sta spostando e sta crescendo l’attenzione del consumatore sul prodotto selezionato per la sua qualità e per la sua salubrità. Sempre di più il consumatore richiede il prodotto che è sinonimo di benessere.
La qualità se non è sostenuta, sul mercato rischia di subire una competizione sleale, poiché essa ha un costo. Nelle nostre politiche- ha sottolineato ancora Oliverio – il tema della qualità ha un attenzione prioritaria. Stiamo per approvare un nuovo disciplinare sull’ambiente; accogliendo anche una proposta che viene dal Ministro Martina imporremo l’uso zero di glifosati, perché questo significa qualità. Vogliamo spingere in questa direzione che è il futuro dell’agricoltura, nel Paese e in Calabria.
Nel Psr – ha spiegato Oliverio – , frutto di un confronto con le organizzazioni, abbiamo fatto scelte: sostegno alla qualità e valorizzazione delle produzioni, dati decisivi per determinare valore aggiunto alla filiera, così come sostegno all’impresa, e l’allocazione di notevoli risorse, 240 milioni di euro, per sostenere il biologico in coerenza con la qualità del prodotto, la sua sanità, per il benessere.
Abbiamo inoltre fatto la scelta di puntare sul rinnovamento generazionale agevolando l’immissione di giovani in agricoltura, per guardare al futuro, per il quale è necessario l’investimento in innovazione, in ricerca”.

Fonte: La Provincia di Cosenza

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