La costituzione della provincia magnogreca significa anche questo: rendere libera la classe politica e la classe dirigente dell’arco jonico, eliminare ogni elemento di RICATTABILITÁ nei confronti di un’area per troppo tempo tenuta sotto scacco dalle classi politiche espressioni dei capoluoghi storici. La battaglia del Comitato civico per la MAGNA GRAECIA tende a porre la parola fine al degenerato fenomeno di subalternità politica, anch’esso storicizzato e cronicizzato.
Il Comitato analizza condotte e comportamenti dei singoli e stigmatizza le politiche eccessivamente centraliste, lontane dalle periferie, autoreferenziali. Una classe politica autorevole guarda al territorio nella sua interezza, al contrario, siamo di fronte a classi dirigenti poco lungimiranti, che determinano povertà e miseria, a tal punto da relegare la splendida Calabria fanalino di coda per occupazione, attrattività e competitività.
La lungimiranza non ha una collocazione geografica, si può essere espressione dei capoluoghi storici e essere politici capaci. E non è un caso se, alcuni degli aderenti al progetto MAGNA GRAECIA espressione di aree risalenti ai capoluoghi storici, abbiano compreso l’idea di fondo di MAGNA GRAECIA.
#LIBERIAMOLECLASSIDIRIGENTI è il leit motiv della prossima campagna di sensibilizzazione del comitato. Il Comitato non è tra quei soggetti che criminalizza la classe politica espressione jonica (se non per alcuni aspetti) in quanto pienamente consapevole della necessità di dover mettere mano alle regole. Una grande provincia, con due capoluoghi, di circa 420mila abitanti, determina autonomia nella selezione del personale politico, le cui decisioni sono in capo ai capoluoghi storici. Ed è qui che s’inserisce il meccanismo della RICATTABILITÁ. Da sempre, parlamentari, assessori, presidenti, sindaci, espressione dell’area jonica hanno dovuto cedere alle volontà centraliste per timori di non vedersi eventualmente ratificata una candidatura. È questo l’elemento significativo a fondamento della mancata autorevolezza territoriale. Tale stato di dipendenza non riguarda solo la classe politica, ma tocca tutto il sistema delle organizzazioni sindacali e di categoria. Il Comitato dice BASTA A TUTTO QUESTO!
A poche ore dall’appuntamento con l’urna, l’organismo civico ribadisce la propria attenzione nei confronti dei candidati che hanno espresso parere favorevole all’idea di MAGNA GRAECIA, auspicando una maggiore presa di coscienza da parte di chi, per ragioni di opportunità, ha optato per la strada del silenzio.
Intanto è in atto l’attività di elaborazione di una bozza di delibera da consegnare ai sindaci del territorio, così da avviare un tavolo di discussione sulla nuova provincia della MAGNA GRAECIA, con due capoluoghi amministrativi (Corigliano Rossano a Nord, Crotone a Sud) che diano maggiore autorevolezza a un territorio da sempre bistrattato ai vari livelli. Nelle prossime ore sarà diffuso il REPORT 2020 redatto dal Comitato.
COMITATO “MAGNA GRAECIA”
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