Maggioranza in bilico. E Rapani non crede a Mascaro

Rapani

Equilibri di bilancio e equilibri di maggioranza. La linea di confine è sottile. Flebile. Lunedì sera, per l’ennesima volta, grazie alla minoranza si è tenuto il numero legale e sono stati approvati alcuni importanti punti all’ordine del giorno. A sottolinearlo il capogruppo di Fratelli d’Italia, Ernesto Rapani. Che insieme a Terra nostra lancia un messaggio chiaro al Sindaco Mascaro. non crediamo all’ennesimo annuncio delle tue dimissioni. «I lavori dell’assise – spiega il capogruppo consiliare e coordinatore regionale Ernesto Rapani – si sono tenuti solo perché noi gruppi di opposizioni abbiamo garantito, responsabilmente, il mantenimento del numero legale. Un consiglio nel quale il sindaco ha preso, finalmente, atto che la sua maggioranza non esiste ormai da tempo. Considerazioni che, peraltro, stiamo esternando da mesi. Ma quel che più risulta essere vergognosa è la stampella offerta dai consiglieri Caputo e Barone, membri delle opposizioni solo sulla carta e pronti, come accaduto, a prestare il fianco a quel che è rimasto di una maggioranza in estrema difficoltà. Se avessero tenuto fede a una linea di condotta coerente con il mandato affidato loro dagli elettori, oggi, probabilmente avremmo potuto far recepire le nostre proposte migliorative. Ed invece sono stati approvati debiti fuori bilancio, come quelli ad esempio, di oltre 20 mila euro per un contratto d’ acquisto materiali su autorizzazione verbale di un ex assessore, quando, invece, risultano irreperibili cifre simili, 20 mila euro circa, per lavori di riqualificazione della villa comunale “Alberto de Falco” come richiesti.

 

In questi mesi – prosegue Rapani – coscientemente siamo stati sempre propositivi, bandendo la sterile polemica fine a sé stessa. Per tutta risposta, con una certa presunzione siamo rimasti inascoltati. Sanità, riscossione tributi, trasporti, sono stati solo alcuni dei grandi temi sui quali abbiamo chiesto unità di intenti senza mai riuscirvi». I gruppi Fdi-An e Terra Nostra chiedono, quindi, al sindaco Mascaro una condotta coerente con le risultanze che ne deriveranno. «Se Mascaro, come affermato in Consiglio e pubblicamente, vuole dimettersi perché si sente ostaggio di una parte della sua maggioranza consiliare, che nulla ha proposto e prodotto politicamente in questo anno, questa l’esternazione del sindaco, ne prenda atto ed abbia il coraggio di determinarsi. Rimanere abbarbicati alla poltrona per il solo gusto di presentarsi come il Sindaco della citta di Rossano, oggi, non serve a nessuno. Tantomeno ad una città in ginocchio e gravata da una infinità di piccoli grandi problemi che questa amministrazione non è riuscita minimamente a risolvere, impegnata com’è solo a far quadrare i conti della politica, dimenticando una popolazione che soffre ed infischiandosene dei problemi dei rossanesi. Abbiano il vero coraggio di cambiare – chiosa Rapani – di assumersi le loro responsabilità e di non rendere opprimenti sul capo dei cittadini, il peso della loro irresponsabilità, incapacità e di quel pressapochismo amministrativo». Mascaro ostaggio di qualche suo stesso consigliere comunale. Il che è tutto dire. L’opposizione interna continua a pungerlo nei fianchi. A questo punto il Primo cittadino potrebbe fare due cose: o continuare a mantenere l’equilibrio interno, seppur con grande dispendio di energie personali, o individuare ufficialmente all’interno delle opposizioni qualche consigliere che possa togliergli le castagne dal fuoco in maniera definitiva. Mandando definitivamente nel dimenticatoio chi gioca al “rialzo” e al vile ricatto per meri fini personali. Mascaro è di un altro livello. Ma può perdere la pazienza.

(fonte: La Provincia di Cosenza)

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