Madeo : “Fusione, pensare al bene comune e non a quello elettorale!”

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le nostre Comunità stanno vivendo una fase storica e delicata.

Il 22 ottobre i cittadini di entrambe le Comunità si sono espressi in modo favorevole sulla Fusione delle Città di Corigliano Calabro e Rossano.

Rispettiamo la scelta democratica della maggioranza, pur non condividendola, ma le nostre perplessità ed i nostri dubbi sul procedimento utilizzato persistono ancora.

Troppa fretta ha spinto le amministrazioni ad approvare l’atto di impulso della Fusione, troppa fretta ha contraddistinto la fase di scelta della data referendaria, troppa superficialità ha caratterizzato tutto il processo di Fusione.

La “politica” ha deciso di rimandare i contenuti in un eterno balletto che ha procrastinato la razionalità amministrativa. Oggi siamo arrivati all’ultima spiaggia, ora siamo all’ultimo stadio pre-Fusione e non possiamo più rimandare i dettagli.

LA CAMPAGNA ELETTORALE E’ FINITA!

E’ giunto il momento che la “Fusione” torni in modo razionale ed ordinato all’interno delle aule istituzionali e tra la gente, è giunto il momento che i consiglieri comunali che rappresentano la cittadinanza, insieme alle associazioni di categoria, insieme ai comitati, insieme ai cittadini singoli, entrino nel merito della questione.

Evitiamo che pressioni interne ed esterne, portate avanti da lobby economiche e politiche, condizionino il lavoro del Consiglio Regionale e delle due Amministrazioni Comunali.

LA FUSIONE SI DEVE FARE, MA NEGLI INTERESSI DEI CITTADINI, NON PER INTERESSI DI NATURA POLITICA- ELETTORALE O IMPRENDITORIALE!

Noi, come gruppo ARIA NUOVA – Riferimento Popolare, chiediamo di convocare un Consiglio Comunale congiunto, tra la Città di Corigliano Calabro e la Città di Rossano, per trattare il tema Fusione.

In anticipo Vi informiamo che, all’interno del Consiglio Comunale su indicato, chiederemo sia di evitare pressioni sul Consiglio Regionale per accelerare il processo di Fusione, sia di chiedere, al Consiglio Regionale, il tempo per poter commissionare e redigere lo “Studio di fattibilità”. Lo studio analitico delle due realtà deve precedere l’ultimo stadio di questa Fusione che è l’approvazione della legge in Consiglio Regionale, dopo sarà troppo tardi. Aspettando l’esito dello studio degli esperti è necessario creare una Commissione Consigliare Congiunta, tra le due Città, partecipata dalla cittadinanza, che raccolga le istanze e le aspettative caricate sul progetto di Fusione.

Il tutto per agevolare ed anticipare una fusione sociale e di intendi a quella cartacea.

Lo “studio di fattibilità”, richiesto da due anni, è uno strumento necessario, che dovrà essere commissionato dalle due Amministrazioni Comunali, ad un ente terzo scelto in modo congiunto dalle due Amministrazioni, per poter procedere con la Fusione.

I cittadini, I Comitati, la Politica, la Macchina Amministrativa, rimarranno il centro di discussione e di decisione su questo importantissimo progetto ma saranno semplicemente consigliati da “esperti” del settore, un parere che per definizione non sarà vincolante.

La politica deve avere uno scatto di umiltà e ascoltare il parere dei tecnici, delle Università, dei Professori, che da anni studiano questo fenomeno, sulla nostra nuova realtà, trarne le conclusioni dovute e ripartire con più entusiasmo e con più consapevolezza del passato.

La fretta è cattiva consigliera e molte volte viene utilizzata per nascondere le incapacità e gli interessi negativi che pendono su questa Fusione. Lavoriamo tutti per il bene comune e per questo dobbiamo smetterla di fare promesse elettoralistiche e propagandistiche e mettere i piedi all’interno della nostra realtà.

Se siamo tutti convinti delle parole espresse sui palchi, nelle trasmissioni televisive, sulla carta stampata, possiamo tranquillamente procedere con uno studio analitico prima di creare la Città Unica.

La Fusione porterà dei risultati sul nostro territorio solo se sarà realizzata con “Razionalità Amministrativa”, se fatta male non farà tornare i nostri giovani ma li allontanerà ancora di più.

Non costa nulla attendere qualche mese, non subiremo nessun tipo di danno se dedichiamo tempo ai contenuti. Ci rendiamo conto che la Politica non è abituata a studiare ma è arrivato il momento di cambiare registro. Non cediamo al canto delle sirene tentatrici che vogliono andare a votare a maggio per la nuova Città, proprio per approfittare della confusione in cui versano le due Comunità, per stendere ancora una volta i loro tentacoli sul territorio.

La Fusione, come tutte le azioni amministrative, si fa con la testa e con il cuore. Il cuore lo hanno messo i cittadini il 22 ottobre, ora dobbiamo TUTTI INSIEME mettere la parte razionale, indispensabile per un sano e duraturo sviluppo.

I Cittadini si fidano di noi e se procediamo con superficialità tradiremo la loro fiducia.

La maggioranza ha votato “SI” a questa Fusione non solo per cambiare i confini geografici ma perché si chiede un cambiamento amministrativo. DOBBIAMO CAMBIARE ROTTA! 

Cogliamo questa occasione per ripartire con nuove prospettive, cogliamo l’occasione per cambiare mentalità, non chiudiamoci, senza consapevolezza, nella stanza dei bottoni, non commettiamo lo stesso errore che hanno commesso gli amministratori del passato.

Francesco Madeo

(fonte: comunicato stampa)

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