Longobucco. Crolla ponte Sila-Mare (ss.177): l’esigua piena del Trionto porta via 30 anni di lavori

LONGOBUCCO. Crolla la parte finale del ponte appartenente alla strada Sila-Mare (ss. 177) di Longobucco, costruita sul letto del fiume Trionto. Nella giornata odierna la pioggia torrentizia ha provocato il cedimento strutturale dell’arteria che collega il comune di Longobucco alla Costa Jonica, tra il bivio di Ortiano e quello di Destro/Manco, viadotto chiuso mezz’ora prima a causa di una prima avvisaglia di caduta.

Non si registrano casi di danni a persone e solo per caso fortuito: potevano vi attraversarla veicoli in quel momento. La strada, costata decine di milioni di euro, era in cantiere già dal lontano 1992; una piccola piena è bastata a portar via ben 30 anni di lavori. Sempre nel medesimo comune di Longobucco l’Anas segnala lungo la Silana di Rossano (ss.177) una frana in corrispondenza del km 37,100 che ne ha reso necessaria la chiusura temporanea in entrambe le direzioni.

Sull’evento interviene il giornalista Francesco Madeo: “Quello che si temeva purtroppo è avvenuto. A causa delle ingenti piogge che da due giorni flagellano il territorio longobucchese è crollato un pilone della nuova strada Longobucco Mare. Precedentemente un torrente d’acqua in discesa dalla montagnola a destra aveva divelto il guarda rail e minacciava la stabilità della parete sottostante la strada la quale era stata temporaneamente chiusa al traffico dagli operatori Anas. Decisione saggia che ha evitato il verificarsi di una tragedia che avrebbe potuto verificarsi tenendo conto della significativa percorrenza presente giornalmente sulla strada. Una situazione inverosimile che colpisce un’intera comunità non solo quella longobucchese ma dell’intera vallata del Trionto.”

Ancora, Madeo: “L’evento drammatico allontana il sogno del completamento di una strada che si trascina dietro fin dall’inizio dei lavori, continue sospensioni, perizie, deviazioni per la quale sono stati impiegati più di trent’anni e che adesso crolla senza una spiegazione tecnica che ne possa giustificare l’evento. Tutto ciò allontana anche la possibilità del nuovo collegamento con il tratto fino al ponte di Caloveto lavori in fase di ultimazione. una ferita difficile da rimarginare che riporta indietro il territorio e una comunità quella di Longobucco che sulla strada aveva poggiato il sogno della sua rinascita”.

Virginia Diaco

 

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