L’INTERVENTO. Un Wellness Park fronte mare per l’Arco Jonico a Corigliano-Rossano

La capacità di fare turismo si misura con la forza delle idee e con la visione che un luogo, quindi la sua Classe Dirigente, dimostra di avere. Sara inaugurato verso fine mese il Wellness Park di Rimini. Sette km di lungomare della Città attrezzati come una vera e propria palestra all’aperto.

Certo non è che a Rimini mancassero le attrazioni a far da calamita ai mastodontici flussi turistici che si riversano stagionalmente sulla Riviera Romagnola. Tuttavia, la capacità di inventarsi e reinventarsi attrattività è alla base del richiamo agli avventori di massa. E Rimini riesce a conciliare la nuova idea pur in presenza di una costa (riviera) sostanzialmente satura.
Ora pensate, per un attimo, la condizione dell’Arco Jonico e, nel caso di specie, la conformazione della nuova città di Corigliano-Rossano. Oltre 30km di costa (anche in questo caso riviera) sostanzialmente libera. E non solo in zone periferiche, ma anche in stretta connessione tra le ex realtà di Corigliano e Rossano. Circa 6 km tra Fabrizio e Momena (rispettivamente le aree urbanizzate a sud di Schiavonea ed a nord di Lido Sant’Angelo, pressoché prive di una pianificazione lungimirante, ecocompatibile in chiave green e separate da quel mostro fronte mare che ci ricorda quanto poco previdenti siamo stati nel preservare l’affaccio waterfront della Città.
Ritenete che un’idea similare a quella romagnola (che poi si è ispirata a note località del turismo mondiale: Barcellona, Miami, Los Angeles) sia una follia?
Personalmente, credo di no. E a suffragare questa mia tesi ricorre, anche, la storia.
Come ricorderete, gli avi greci erano cultori della propria fisicità. Atleti formidabili, per certi versi ancora oggi ineguagliabili.
Immaginate cosa potrebbe significare, in chiave di rigenerazione urbana, un parco del Wellness della Magna Graecia. Qualcosa che abbini lo sport di resistenza a quello di potenza. Penso al calisthenics, allo jogging, al triathlon, al parkour. Ad aree dedicate allo joga, al pilates, all’holistic fitness (particolarmente in voga da quando insorto il problema pandemico). Il tutto immerso in un meraviglioso parco che riproponga la macchia mediterranea e che ricostruisca la duna naturale nei punti in cui ammalorata.
Qualcosa che inveri non solo rinnovato marketing turistico, ma reale benessere per la Comunità.
Uno “urban regenerated space” che, non solo si ritroverebbe ad essere il baricentro della nuova Città, ma il fulcro geografico per tutte quelle Comunità che congiuntamente le ex città di Corigliano e Rossano hanno pianificato un futuro comune (alludo al PSA) ed in ottica di lungo periodo, conurbato.
A vincere le sfide che si presenteranno nei prossimi anni saranno Amministratori illuminati. Magari dotati di un pizzico di lucida e ragionata follia, ma che avranno il coraggio d’osare. Che non si spaventeranno a sperimentare nuove situazioni riverberanti benessere a residenti ed ospiti. E che pianificheranno creando la basi per un toccasana in campo economico, con risvolti particolarmente interessanti nel collegato indotto.
Domenico Mazza – Cofondatore Magna Graecia

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