L’INTERVENTO. Statale 106, l’ammodernamento si fermerà a Sibari

Attraverso questa Delibera il Governo cosiddetto “dei migliori” stanzia 4,6 miliardi di euro in infrastrutture e l’80% è destinato al Sud. Si tratta delle risorse a valere sul Fondo di Sviluppo e Coesione (risorse disponibili in dote alla Ministra per il Sud Mara Carfagna). Per la Calabria sono confermati i 220 milioni di euro per lo stralcio Crotone-Cutro di cui è già completato il Progetto di Fattibilità Tecnico Economico per un importo complessivo dell’intero tracciato di 1.500 milioni di euro. Inoltre è confermato il finanziamento della strada di collegamento per San Luca per un importo di 65 milioni di euro di cui è già completato il progetto di fattibilità tecnico economico. Non c’è, quindi non è stato finanziata (per come era stato annunciato dal Presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto, dalla Sottosegretaria Nasci e da tanti altri esponenti del Governo cosiddetto “dei migliori), l’elettrificazione della Ferrovia Jonica con 180 milioni di euro. Nel corpo della Delibera non vi è alcun riferimento a questo investimento che – come si evince banalmente – non c’è.

 ALLA CALABRIA UNA ELEMOSINA SENZA PRECEDENTI

Se alla Calabria arrivano complessivamente 285 milioni di euro per “Interventi Bandiera” è bene far notare che alla Campania viene stanziato 1 miliardo di euro; alla Puglia 950 milioni di euro mentre alla Sicilia sono stanziati 485 milioni di euro. Inoltre per gli “Interventi Locali” alla Calabria non viene stanziato neanche un centesimo di euro mentre alla Campania 223 milioni di euro ed alla Sicilia 170 milioni di euro… In pratica, complessivamente, per “Interventi Bandiera” e “Interventi Locali” alla Campania vengono assegnati 1.281 milioni di euro, alla Puglia 950, alla Sicilia 655 mentre alla Calabria solo e soltanto 285 milioni di euro.

CROTONE-CUTRO: NON C’È NULLA DI CERTO

L’altro elemento di cui bisogna tenere conto è il seguente: nel corpo della Delibera si può leggere e comprendere che sui 220 milioni di euro assegnati dal Governo cosiddetto “dei migliori” per la Statale 106 nello stralcio “Crotone-Cutro” non vi è alcun vincolo. In pratica non si tratta di fondi destinati ed anche vincolati affinché non siano “spostati” in futuro per la realizzazione di altre opere e, come si può leggere chiaramente, non vi è nessun vincolo per i futuri Governi (il prossimo peraltro sarà eletto tra un anno), al completamento degli stralci successivi al fine di completare l’intera tratta Crotone – Catanzaro. Ovviamente, stesso discorso vale per la strada di collegamento per San Luca. Ciò implica che il prossimo Governo (esattamente tra un anno), avrà la possibilità di spostare queste risorse per la realizzazione di altri interventi non essendovi alcun vincolo rispetto al loro utilizzo.

SIBARI – COSERIE: UN BLUFF AMPIAMENTE ANNUNCIATO

Il Governo cosiddetto “dei migliori” finanzia con 220 milioni di euro la Crotone – Cutro, si è detto, “perché è già disponibile una progettazione definitiva”. Eppure, nella stessa Delibera si evince che la maggior parte delle infrastrutture finanziate hanno una progettazione definitiva in corso e, quindi, ad oggi non è ancora disponibile. Ciò implica, oltre ogni ragionevole dubbio, che sul progetto irrealizzabile della Sibari – Coserie presentato da Anas Spa e che attraversa le due stazioni di Corigliano Calabro e Rossano non vi è mai stata e, purtroppo non c’è, alcuna volontà politica di finanziarlo. Anche perché semmai vi fosse questa volontà sarebbe bastato finanziare il vecchio progetto del Megalotto 8 (Sibari – Mandatoriccio), il cui costo di realizzazione è pari a circa 2 miliardi di euro ma, fino a Coserie, costa circa 800 milioni di euro e, come se non bastasse, ha una progettazione disponibile e già approvata dai territori esattamente da oltre 20 anni.

FALLIMENTO TOTALE DELLA GIUNTA OCCHIUTO

In riferimento alla Statale 106 la Delibera CIPESS n. 1 del 15 febbraio 2022 sancisce e certifica il fallimento totale della Giunta Occhiuto. Ciò ha delle evidenti responsabilità. Vado per ordine: il 28 febbraio del 2022 viene convocato un Consiglio Regionale avente come primo punto all’ordine del giorno “Problematiche della Strada statale 106 Jonica – Determinazioni”. Il 24 febbraio 2022 viene convocata una audizione preparatoria in Quarta Commissione in cui sulle problematiche della Statale 106 Jonica sono invitati, appunto per essere auditi, l’Assessore Infrastrutture e Lavori pubblici della Regione Calabria, Ing. Mauro Dolce, il Commissario straordinario per l’opera Strada statale 106 Jonica, Ing. Massimo Simonini e il Responsabile Struttura territoriale Calabria dell’Anas, Ing. Francesco Caporaso. Non si presenta nessuno! Sarà presente solo il Dirigente generale Infrastrutture e Lavori pubblici della Regione Calabria, Ing. Claudio Moroni il quale illustrerà il fantomatico piano di ammodernamento avanzato dalla Regione Calabria al Governo cosiddetto “dei migliori”. Un piano di oltre 8 miliardi di euro. Infine, il 28 febbraio, in seno al Consiglio Regionale viene approvata una mozione sostanzialmente inutile e che non tiene conto della Delibera CIPESS che il Governo cosiddetto “dei migliori” aveva approvato ben 14 giorni prima e che alla Statale 106 assegna (forse!), solo 220 milioni di euro per l’ammodernamento della Statale 106 tra Crotone e Cutro. Un fallimento totale senza precedenti!

S.S.106 DA SIBARI A CROTONE E DA CATANZARO A REGGIO CALABRIA: PERSA UNA OCCASIONE STORICA

Poiché il PNRR nonostante non finanzia le Strade, il Governo cosiddetto “dei migliori” ha assunto la geniale idea di finanziarle attraverso l’utilizzo del Fondo di Sviluppo e Coesione. Mentre destina alla legge di Bilancio approvata lo scorso mese di dicembre solo interventi di manutenzione per un importo di 4,5 miliardi di euro a valere su tutte le strade e autostrade italiane. Sul PNRR e sul Fondo di Sviluppo e Coesione sono stati investiti oltre 73 miliardi di euro in infrastrutture. Si tratta di investimenti a debito. Anche per questo è stato più volte chiarito dal Governo cosiddetto “dei migliori” che non vi saranno altri investimenti in infrastrutture di questo valore per almeno i prossimi 20/30 anni. Ciò implica, purtroppo, che sulla Statale 106 non avremo altri interventi di ammodernamento oltre a quello in corso sul Megalotto 3 tra Sibari e Roseto Capo Spulico per diversi anni a venire e, quindi, resterà irrealizzata e sempre più pericolosa la Statale 106 tra Sibari e Crotone, tra Cutro e Catanzaro e tra Catanzaro e Reggio Calabria.

CONCLUSIONI

Oltre al fallimento totale della Giunta Occhiuto, presuntuosa, ormai palesemente incapace, praticamente impreparata ed autoreferenziale, resta la grande amarezza scritta nero su bianco sulla Delibera CIPESS n. 1 del 15 febbraio 2022: gli annunci degli ultimi mesi oltre a quelli che da oggi ascolteremo fino alla fine dell’anno in corso nascono dall’esigenza della politica – in evidente difficoltà – di nascondere, dietro grandi promesse, la dura e mai tanto triste realtà dei fatti. Questa è una sconfitta per tutti in un anno, il 2022, che dal primo di gennaio fino ad oggi ha visto morire sulla Statale 106 ben 11 persone, una ogni 14 giorni. È una sconfitta per il Sindacato che, in questa fase storica molto importante, avrebbe dovuto incalzare la politica invece di prestarle soccorso nascondendone incapacità ed inefficienze. È anche una sconfitta per l’informazione che diffondendo le veline della politica ha di fatto concorso a creare una opinione nella popolazione basandosi su fatti che oggi possiamo semplicemente definire evidentemente errati. L’elemento più sconfortante è tutto qui: una regione che non vedrà cambiamenti sulla Statale 106 per diversi anni ancora; una regione che tra un decennio si ritroverà con una Statale 106 molto più pericolosa di quella di oggi; una regione che non ha avuto neanche la possibilità di capire cosa è accaduto veramente quanto poteva provare a cambiare qualcosa se solo avesse avuto accesso alle giuste informazioni. Ormai è tardi. Quello che ci aspetta? Ancora tragedie stradali che continueranno e, anzi, purtroppo saranno destinate ad aumentare: ma parliamoci francamente, di chi sono le responsabilità morali…?

Fabio Pugliese

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