L’INTERVENTO. Sanità, affidiamoci al sistema nazionale

sfida

La spinosa questione Zuccatelli torna a mettere il primo piano la Sanità Calabrese con tutte le sue contraddizioni.
Premesso che essendo il gettito fiscale dei calabresi al di sotto dei cento milioni, dei quali la spesa sanitaria ne assorbe circa l’80%, essa risulta insufficiente a coprire le spese correnti si pensi che solo di interessi annui a fronte di un debito di circa 1,1 mld di € ne paghiamo circa 300 mln di interessi e quindi figuriamoci se mai si riuscirebbe a far fronte a quelle per il rientro del debito pregresso!

Se consideriamo, inoltre, che oltre a queste spese dovute si devono aggiungere quelle cospicue per Commissari per il rientro del debito (!) Accompagnati da una pletora di figure intermedie (Zuccatelli docet) che appesantiscono in modo indecoroso, guarda caso proprio il debito stesso dei poveri Calabresi.

Emerge una situazione paradossale che perfino nei numeri elementari si presenta irrisolvibile, non solo ma il “sistema di gestione della Sanità comprensiva del Commissariamento per il rientro del debito” ad uno sguardo anche superficiale risulta essere diventato un mostro, un sistema perverso evoluto per mungere ulteriormente le casse Regionali al fine unico di mantenere se stesso e quindi per sua stessa funzione recondita, essere certamente incapace di avviare seppure minimamente a soluzione la problematica per cui esso nasce!

Considerato che la Sanità calabrese rispetto ai LEA è il fanalino fulminato di coda del sistema italiano, e che la Sanità pubblica territoriale alla luce del Codid19 ha mostrato tutto il suo fallimento, avendo potenziato e foraggiato fino a farla scoppiare la sanità privata,

Preso atto di tutte queste oggettive condizioni pregresse, per i cittadini calabresi che già pagano le aliquote Irap e Irpef più care d’Italia esiste sola soluzione possibile:

Annullare il debito ed affidarsi ad un nuovo sistema nazionale che punti al realizzazione del diritto costituzionale alla salute dei calabresi e non rapportata più  prioritariamente al parametro finanziario!

Mario Gallina

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