L’INTERVENTO. Giunta Mascaro e denunce, i due pesi e le due misure di Flavio Stasi

Avv. Dora Mauro

Si è conclusa finalmente una vicenda che ha tenuto banco per due anni, riempito titoli di giornali, animato dibattiti, pesato molto per i denunciati. Un esito scontato e già preannunciato il decreto di archiviazione del GIP, su argomentazioni addotte dal Pubblico ministero ritenuta” l’assoluta infondatezza della notizia di reato”.Insussistenti gli elementi costitutivi del delitto di cui al reato di “abuso d’ufficio” . Ad un risultato differente ci credevano, evidentemente, solo i firmatari dell’esposto, ora al governo della città, che, nonostante la mancata nomina dirigenziale, hanno ritenuto di confermare la querela e andare avanti in un processo che costerà un pò di soldini alle casse comunali!  Ma io voglio fare l’avvocato del diavolo. Poniamo il caso che Mascaro avesse proceduto alla nomina dirigenziale.

Bisogna fare un passo indietro, i presupposti fondanti la querela erano due:  a) non vi era la necessità di nominare un dirigente al settore Affari Istituzionali perché questo ruolo poteva essere rivestito da dirigente di altro settore. Sostanzialmente inutile spendere soldi pubblici quando si può utilizzare il personale in “house”. Uguale ( peggio in verità) come ha fatto l’attuale amministrazione che ha bandito procedura ex art. 110 del Tuel per settore contabile/ finanziario pur avendo già in dotazione organica un dirigente, vincitore di concorso al settore finanziario, a tempo indeterminato; b) non vi era la necessità di nominare un dirigente Affari Istituzionali perché quasi a scadenza mandato e si citava un provvedimento della Corte dei Conti della Regione Umbria “la durata dell’incarico dirigenziale da parte del Comune non può superare quella del mandato del Sindaco in carica”.

Uguale a come ha fatto il Commissario subentrato a Mascaro che, a pochi giorni dalla fine del mandato, ha nominato dirigente ex art. 110 che l’attuale amministrazione continua a confermare regolarmente da due anni! Per non parlare dei comunicati stampa a iosa “l’esecutivo Mascaro bandisce un posto da dirigente praticamente con nome e cognome (che comunicherò, seppur con non molta fiducia, alle Autorità Competenti) … ecc..”. Peggio il nominativo del “compare” vincitore di recente concorso che, con nome e cognome, spopolava sui social molto tempo prima! E mi fermo qui, ma potrei andare oltre!

Ergo, dall’altra parte della barricata si approvano gli stessi atti per cui sono state mandate 4 persone a processo con buona pace del reato d’abuso d’ufficio!  Ma allora perché è stata fatta questa denuncia ? È cambiata la normativa ? No! Sono cambiate le postazioni. Ieri tra in banchi dell’opposizione “sta procedura non sa da fà”…oggi comodamente accomodati in prima fila “tutto se pò fà”!  Un po’ alla Marchese del Grillo:“ perché io so io e voi non siete un c…”. Le cose le dico per come le penso, per me questa non è politica “sana”! Non si butta fango addosso alle persone, non si cuce un processo inutile, dispendioso, incomprensibile, un fardello per chi non ha mai avuto a che fare con la giustizia e si è visto costretto a difendersi “sul nulla”, una gogna mediatica continua e poi, che squallore, farlo diventare un cavallo di battaglia in campagna elettorale! Questa è una vicenda nata per fare “clamore mediatico” su una procedura amministrativa legittima e corretta!  Condivido lo sfogo di Stefano Mascaro, non c’è stato deliberato che la sua giunta non abbia letto e riletto. Nessuno avrebbe consentito atti “contra legem “ e questa procedura non lo era affatto.

Concludo dicendo che le belle parole, trasparenza, legalità, anticorruzione, bla, bla , bla … sono un gran bello specchietto per le allodole se poi i fatti parlano diversamente e le scelte odierne sono in netto contrasto con quanto denunciato e sbandierato dai palchi. E allora basta buttare fango e criticare chi ha amministrato prima, perché di meglio non si sta facendo!

Avv. Dora Mauro – già assessore al Personale ex Comune di Rossano

 

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