L’INTERVENTO. Corigliano-Rossano, Statuto: Il dado è tratto

Il dado è tratto. La sicumera (si fa per dire) dell’ amministrazione Stasi è direttamente proporzionale all’ irrilevanza del ruolo politico e di controllo delle opposizioni, a partire dal PD, che in questi anni non hanno saputo o voluto costruire una proposta alternativa di governo. Il risultato è sotto gli occhi di tutti, la terza città della Calabria nella seduta consiliare del 25 febbraio, nel luogo tra i più prestigiosi della città, ha celebrato un funerale, la morte della democrazia, il punto più basso della credibilità di una leadership.

Se nel corpo sociale della città ancora permane un barlume di dignità bisogna reagire. Contro l’ approvazione del Non Statuto bisogna reagire come: Impugnando la deliberazione di approvazione dello Statuto stesso da un doppio versante quello culturale politico e quello della legittimità. Il primo appartiene alla disponibilità dei cittadini, il secondo interroga sul ruolo che hanno svolto gli esperti. Il segretario comunale nella veste di consulente giuridico, il comitato scientifico quale soggetto preposto alla formulazione delle norme statutarie.
Agli atti depositati non vi è alcuna relazione prodotta, né tanto meno sono stati messi all’ attenzione dei consiglieri i verbali sottoscritti dalla commissione e precipuamente il verbale che ha licenziato la proposta di Statuto. Mentre si denuncia il mancato obbligo di formulazione della proposta di Regolamento sul funzionamento del consiglio comunale.
Questo appello è rivolto alla cittadinanza a prescindere. Se ci saranno riscontri si discuterà di come proseguire.

Sandrino Fullone già amministratore della ex città di Rossano.

Una risposta

  1. La terza Città della Calabria “Corigliano-Rossano” ha finalmente lo “Statuto” . Polemiche ,scontri, tra Maggioranza e Opposizione per qualcosa che avrebbe dovuto vedere un lavoro corale nel nome della Democrazia e della possibile alternanza .Come Cittadino mi sono chiesto perchè tante polemiche per realizzare uno strumento le “Regole”. Purtroppo la Politica come la intendevo io, con Partiti Politici, Movimenti, Sindacati, non esiste più . Gruppi di persone mescolate tra loro formano Maggioranze o Minoranze che ben si guardano di informare la gente comune della attività amministrativa . Come si è arrivati allo statuto ? Quanto è costato ? Le Commissioni hanno funzionato ?
    Poi leggi un articolo come quello scritto dal Prof. Fullone e ti rendi conto che lo scontro per chiudere le discussioni su uno strumento come lo Statuto è finito . Persino una persona come il Prof.Fullone che ha dato il suo contributo a realizzare tanti Statuti in tanti Comuni si deve arrendere e assiste come dice lui al “funerale” della democrazia nella terza Città della Calabria . Peccato , era una occasione per realizzare qualcosa di positivo . La fusione ci dava la possibilità di dare alle due Comunità , regole amministrative e sociali , per non navigare a mare aperto .
    Non serve fare analisi precise e puntuali , ormai chi vince le elezioni diventa il padrone del vapore e vige la regola di non poter disturbare il “conducente”. Vabbè , fra un anno ci saranno le elezioni , saremmo chiamati a dare un giudizio . Speriamo di poterlo dare con serenità .

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