L’INTERVENTO. America e Russia (e Cina) si stanno spartendo l’Europa, guerra dell’energia 1° round

La barzelletta dei vari leader europei che si stanno accomodando come cagnolini alla corte di Putin che si concede il lusso di prendere in giro Macron, Scholz capo tedesco( Draghi non pervenuto) e che addirittura si sia pensato di ricorrere a due altri dittatori Erdogan e XI JIn Ping come mediatori del conflitto Ucraino adesso mi ha proprio disgustato.

Fabio Menin

L’America ha deciso di concentrare le sue energie a contenere l’assalto economico e politico della Cina e poi i vari presidenti sono sempre più impegnati a gestire il proprio consenso interno; la Russia guidata dal sanissimo Putin (ancora lucido come un lupo in agguato) subito ne approfitta per ricominciare a rivendicare ciò che le apparteneva fino all’Unione Sovietica. La Cina già condiziona tutte le società europee con il suo export e col controllo mondiale di molte materie prime ha sostanzialmente in pugno molte delle velleità industriali europee.
Il viaggio del segretario di stato Blinken è servito a marcare il territorio europee sotto il controllo Americano. Al confine tra Polonia e Ucraina, Blinken ha incontrato il ministro degli esteri Ucraino calpestando il suolo Ucraino, come a dire continuate a morire che se ci riuscirete potrete aspirare anche voi a far parte dell’ombrello americano.( Biden alle primissime notizie di conflitto in Ucraina disse che l’America non si scomodava per una piccola regione europea). Per arrivare a comprendere chi veramente sta guadagnando da questa insensata guerra dobbiamo fare un semplice ragionamento:

CHI STA GUADAGNANDO DAL DOPO PANDEMIA E DALLA GUERRA UCRAINA?
1) Le società che controllano i combustibili fossili in tutto il mondo col prezzo del petrolio alle stelle 2) i produttori di armi mondiali 3) America che rafforza le sue vendite tecnologiche e militari non solo agli europei rinnovati alleati 4) Russia che aspira se ci riuscirà alle materie prime Ucraine(grano per tutto il mondo, minerali strategici sia per l’industria pesante, sia alcuni rari metalli per l’industria ei microchip) 5) Cina che sta a guardare l’indebolimento economico dei suoi clienti europei e la distrazione parziale dell’America in attesa se America glie lo consentirà di prendersi Taiwan.
L’Europa capofila del ripensamento energetico nel mondo dagli accordi di Parigi viene così punita dalle società petrolifere di tutto il mondo che per adesso non sono in grado di tollerare senza colpo ferire l’abbandono della loro fonte primaria di guadagno e di controllo dei popoli e infatti abbiamo immediatamente sentito riparlare di riapprovvigionamenti europei di gas e di carbone.
Il disgraziato popolo Ucraino che con una ribellione spontanea aveva sperato di riavere la propria libertà sta lottando come un leone mentre le potenze mondiali stanno a guardare e gli europei impotenti stanno pagando il conto ad America e Russia, dopo avere da tempo iniziato a pagare i conti alla Cina. Semplicemente da cabaret la discussione italiana se fosse giusto dare armi ai resistenti Ucraini. Eh sì quando noi italianai ne abbiamo avuto bisogno per sconfiggere i tedeschi, non ci siamo fatti scrupolo di ricevere col paracadute le armi dagli americani e dagli inglesi; adesso che servono agli Ucraini ci mettiamo a fare i pacifisti. Chi difende la sua terra è partigiano se combatte per l’Italia, ma è guerrafondaio se combatte in Ucraina! Vergogna!
Le sanzioni economiche una volta che alcuni canali di finanziamento alla Russia restano aperti( il gas principalmente , ma anche alcuni finanziari) sono abbastanza gestibili nel breve periodo dalla Russia, quindi sono una finzione degli Americani.
Si dice, ma se le potenze intervengono scoppia la guerra mondiale. America, Russia e Cina sanno perfettamente che il primo che schiaccia il bottone nucleare decreta la fine di tutti i contendenti : ma le guerre regionali sì, queste da molti decenni sono in grado di tollerarle e di indirizzarle a proprio vantaggio.
Dunque questa guerra apparentemente per la libertà del popolo Ucraino è invece il 1° tragico round di un periodo di profonda instabilità mondiale dovuto al tramonto dei combustibili fossili.
Noi Europei o ci svegliamo e ci uniamo con lealtà mettendo da parte le piccole contese per chi vende più auto o formaggi, oppure siamo destinati a diventare una colonia alla mercé delle potenze nucleari.
Un omaggio mio personale all’unico leader europeo degno di questo aggettivo il presidente ucraino Volodymyr Zelensky unico leader europeo capace di morire per il suo popolo e per la terra europea.
FABIO MENIN

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