Solo cosi’ si puo’ aumentare quella che è la naturale richiesta interna , e aumentare cosi’ quello che è l’export calabrese, che complessivamente pesa meno del 25% sul PIL regionale e pari solo allo 0,1% su quello dell’export nazionale. Sono questi i numeri che segnalano, come in Calabria, e soprattuto nella nostra fascia jonica, si potrebbe avere una certa “ protezione” dai mali oscuri come la criminalità organizzata.
Proprio valorizzando l’aspetto BIOLOGICO con percorsi di lavorazione ECO SOSTENIBILI. Questa ultima caratteristica non potrebbe far altro che essere considerata meritevole dell’ulteriore protezione della Comunita’ Europea. La stessa Comunità Europea che ha fatto negli ultimi anni uno dei fondamenti portanti, proprio l’aspetto Biologico green. Del resto, le caratteristiche morfologiche del nostro territorio costiero e pre- collinare jonico- crotonese sibarita, offrono queste caratteristiche che non aspettano altro di essere implementate e valorizzate.
Un esempio calzante sono i nostri prodotti agricoli, come il grano in primi, e i vari cereali coltivati con metodi di concimazione naturali, facilmente ottenibili biosostenibili e di conseguenza a bassissimo impatto economico. Questo è un importantissimo esempio di come si puo’ andare lontano ottenendo ulteriori prodotti dalle nostre stesse filiere. Ma analizziamo ulteriori imput di crescita, l’adeguamento delle nostre imprese agroalimentari alle normative europee su base eco-bio-green.
Come Comitato per la Provincia della Magna Grecia dobbiamo accertarci anche che, questi parametri standard siano recepiti al piu’ presto, e anche se con il piccolo trotto la via da alcune di queste, sembra essere intrapresa. Tutto questo perché settorializzando proprio la filiera agroalimentare, si nota, da dati ISTAT , come apparentemente sia un area in cui si osservano vivacità e dinamismo imprenditoriale, con realta’ di eccellenza in evidenza. Una crescita secondo questi dati del +6.6% annua, in termini di presenza e strutturazione sui mercati internazionali e nella catena globale del valore. Se proprio l’agroalimentare è il settore su cui le altre regioni meridionali sono piu’ impegnate per proiettarsi all’estero, questo dato potrebbe notevolmente crescere, se nella nostra fascia jonica applichiamo con graduale impegno i parametri ECO BIO GREEN sopracitati. Le collaborazioni per la produzione di olio per esempio, su queste basi sono tenute in considerazione notevole anche dalle nostre universita’regionali. Ma la stessa considerazione deve essere tenuta , e’ sicuramente non potra’ che essere cosi’, anche dal nostro governo regionale. In conclusione quindi, bisogna puntare sui tanti piccoli imprenditori eccellenti che abbiamo sul nostro versante jonico . Imprenditori che gia’ hanno ottenuto risultati importanti in termini di redditivita’, crescita aziendale, innovativita’ e penetrazione sui mercati esteri, e lo si puo’ fare ancor di piu’ se sui nostri prodotti abbiamo il nostro marchio BIO.
Giovanni Antonio Marsala – componente Comitato Magna Graecia