Libri. Oggi e domani doppio appuntamento con l’ultimo romanzo di Rolando Rizzo

Domenica 26 marzo alle ore 17,15 nel Circolo Culturale rossanese in piazza Steri avrà luogo la presentazione di “Se la grandine a maggio. Quando l’handicap arriva dopo Dio”, il 7° romanzo dello scrittore rossanese Rolando Rizzo.

A piazza Steri l’autore prese il postale, che lo portò al treno doloroso della speranza per Firenze. Era il luglio del 1958, aveva solo quattordici anni, parlava soltanto rossanese, ”era piccolo, cencioso e affamato” come lui scriverà di se stesso. A Firenze, con sempre Rossano nel cuore farà lo sguattero, il facchino, il cameriere, leggendo, leggendo, leggendo soprattutto nella biblioteca dell’Istituto avventista che lo accolse da Topolino a Dostoevskij.

Racconterà il suo dramma esistenziale nella trilogia: Il Mulino sul Colognati, Il Viaggiatore, Il Terzo treno.

Il valore morale e letterario del racconto è garantito dagli intellettuali rossanesi di prim’ordine che lo presentano: Guarasci, Filareto, Minnicelli…

L’evento avrà luogo anche a Cropalati ospite del Circolo Culturale “Lo specchio” sabato 25 marzo ore 18.30 presso i Giardini dei ciliegi nella modalità “A cena con l’autore “.

Finalità dell’opera

Accogliere la vita che abbonda ricca e feconda anche quando l’handicap parrebbe annullarla.

Abbattere le maschere di ipocrisia e d’egoismo che proprio l’handicap ha la capacità di mettere a nudo

Breve biografia dell’autore

Rolando Rizzo è nato a Rossano il 3 gennaio del 1944 ed ha vissuto nelle sue campagne e in paese senza mai conoscerne un altro sino al 1958.

Dal 1990 al 2007 è stato professore di Teologia Pratica nella facoltà Teologica Avventista “Villa Aurora” a Firenze.

Con L’ADV di Firenze ha pubblicato numerose opere di saggistica e di divulgazione teologica e centinaia di articoli.

Nel 2007 Rolando Rizzo ritorna al suo grande amore che è la letteratura, il cui talento fu segnalato da poeti del calibro di Mario Luzi, pubblicando Il Mulino sul Colognati che è anche un omaggio ai suoi umili avi e al suo paese Natale che , come molti, è stato costretto ad abbandonare nel 1958 ma che non ha mai smesso di portare nel cuore

Al “Mulino” seguiranno Il Viaggiatore, Il Terzo treno, Cieli Tamarri, Il Nulla e l’Incanto, Il principino scomparso, Marmellata di prugne gialle e La viola e i fiori del campo.

Un quadro completo artistico e biografico dello scrittore può essere visto consultando due siti: https://rolandorizzoscrittore.com/ oppure www.rolandorizzo.it

Sinossi dell’opera

Il titolo del romanzo di Rolando Rizzo contiene già nella sua sinteticità il disegno essenziale dei suoi contenuti.

La vita nella sua bellezza somiglia talvolta ad una distesa verde di grano maggese che promette una ricca raccolta d’estate, ma che basta la grandinata violenta di un’ora appena per stravolgerla in disperata desolazione .

Esistono due tipologie fondamentali di handicap: quello procurato dal narcisismo e dalla irresponsabilità e quello che appartiene alla lotteria dei cromosomi. Entrambi devastano spesso famiglie felici, o comunque li costringono a rimodulare l’intero percorso esistenziale con esiti talvolta eroici altre volte desolanti.

Nel romanzo di Rolando Rizzo, entrambi i due tipi di handicap piombano come folgori in una famiglia e in una comunità agiata e fortemente religiosa abbattono comode maschere, luoghi comuni, apparenze esaltanti, per rivelare la vera materia di cui siamo fatti e le scelte di fondo con i quali ognuno deve fare prima o poi i conti quando “cade la grandine a Maggio”.

Il romanzo racconta di solidarietà e di tradimenti. di vite che si intrecciano, che si perdono, che si redimono, che inconciliabili tutte si riconciliano alcune a segnare nuove stagioni di libertà e d’amore.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Articoli correlati: