Lettera “sfogo” di un infermiere al Presidente del consiglio Conte

Giannantonio Sapia

Corigliano Rossano – Lettera-appello di Giannantonio Sapia, infermiere presso il pronto soccorso “Nicola Giannettasio” di Rossano, ma anche Segretario Aziendale UILFPL  rivolta al presidente del Consiglio dei ministri Giuseppe Conte. Gli “Eroi silenziosi”:  Caro Presidente, lavoro incessantemente in un Pronto Soccorso senza  misure sanitarie di prevenzione e non solo per COVID – 19. Trascuro la mia di  famiglia per andare in soccorso della mia gente e per salvare vite, si lavora anche 18 ore al giorno, perché siamo sotto organico da anni. La mia stanchezza cede il passo alla vita. I bisogni personali primari non sono ammessi in situazioni come questa perché la vita degli altri ha la precedenza e la nostra GRATIFICAZIONE è solo il sorriso, il grazie delle persone a  cui sono stato utile. A questo punto, caro Presidente, quale massimo rappresentante del Governo, sarebbe stato più utile da parte sua, invece di elargire il premio di € 100(!!!), impegnarsi a fornire tutti i presidi e gli ausili necessari per combattere questo NEMICO INVISIBILE.  Sarebbe stato sufficiente,  quindi, solo Grazie! Ma domani, sperando venga il più presto possibile  “Cosa ricorderanno quelli che tra di noi rimarranno, le 100 euro ?”. Presidente mi scuso per questo “sfogo”, ma, ora vado a riprendere  la mia guerra al fronte inerme.

 

 

 

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