Lettera aperta: “Genitori disorientati chiedono rispetto e sostegno”

In un clima di incertezza, con bambini che trascorrono ore vuote tra le pareti domestiche, con molta amarezza denunciamo il silenzio assordante delle stesse Istituzioni Scolastiche carenti dal punto di vista comunicativo.
Sentiamo la necessità con una lettera aperta di evidenziare come le famiglie siano state lasciate SOLE!
Anche i pochi punti di riferimento, come le normative nazionali e le evidenze scientifiche in materia, sono ormai state messe in discussione dalle legittime paure delle famiglie lasciate SOLE! Sole a decidere se far frequentare la scuola o tenere a casa i propri bambini, sole di fronte ad una sanità insufficiente e impreparata. E’ chiaro che con uno scenario tanto complesso e difficile l’istinto genitoriale è di protezione e, allora, come si fa a stare in silenzio quando oltre il 70 per cento dei bambini non frequenta la scuola perché le famiglie hanno paura dei contagi da Covid-19?
Come si può ignorare un problema che coinvolge così tanti bambini?
Che facciamo? Mandiamo gli assistenti sociali e poi li bocciamo a giugno per le assenze?
Se si chiudono le scuole la didattica a distanza si può fare, invece se c’è un solo bambino presente non è possibile.
Occorre dare flessibilità alle scuole e per venire incontro agli utenti bisognava investire risorse per la DAD mista a livello regionale!
Facciamo ancora in tempo!
I bambini stanno davanti alla tivù o stanno davanti a un videogioco, non fanno lezione con i genitori, intenti a sbarcare il lunario e non tutti hanno una cultura per insegnare a leggere e scrivere ai figli né possono pagarsi un insegnante privato.
Alla fine di tutto questo si stanno accentuando le differenze e la marginalizzazione.
Una quantità infinita di notizie tra loro contraddittorie ci ha letteralmente paralizzati.
Non esistono i criteri per emettere un’ordinanza di sospensione della didattica in presenza ma nello stesso tempo ci dicono che corriamo grossissimi rischi!
Non crediamo sia giusto lasciare alle famiglie il peso di questa scelta, ma riteniamo che tutte le istituzioni preposte, Comune e scuole, debbano confrontarsi per offrire una soluzione che tuteli salute e istruzione, che se non potrà essere la didattica integrata preveda almeno l’attivazione, anche solo temporanea, di didattica alternata tra gruppi/classe, di attività laboratoriali allargate a tutto il corpo studentesco, di riduzione dell’orario scolastico, ovvero di qualsiasi altra modalità che consenta di percorrere un graduale rientro verso la didattica in presenza, in attesa che la curva pandemica si ridimensioni.
La sinergia tra scuola e famiglie è fondamentale, oggi più che mai abbiamo bisogno di condividere strategie e comprendere problemi e difficoltà.
Nel diffondersi di vocali wapp in cui ciascuno sembra avere la ricetta giusta ci ritroviamo a condividere solo un terribile senso di impotenza.
I genitori in questo momento sono disorientati e divisi in un limbo, abbandonati a loro stessi.
Tanti gli interrogativi a cui nessuno fornisce risposte e che potrebbero servire a placare le paure: a che punto sono le vaccinazioni del personale scolastico?
Ci dicano gli esperti in che misura la didattica in presenza ha influito ed influisce sulla curva dei contagi e se i protocolli di sicurezza in atto sono comunque efficaci anche rispetto alle varianti del virus o se è possibile potenziarli per rendere le scuole ancora più sicure.
Le Istituzioni tutte devono farsi carico di questa situazione e trovare una soluzione che tenga conto della salute e delle famiglie che sono estremamente in difficoltà.
Chiediamo rispetto e sostegno!

Corigliano-Rossano,
Genitori V B, I. C. “A. Amarelli” (Porta di Ferro)

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