Leonardo Santoro, il cariatese candidato col Pd al Consiglio Regionale del Lazio

ROMA. Leonardo Santoro – classe 1991 – è un ingegnere cariatese formatosi a Roma e ivi residente. Candidato al Consiglio Regionale del Lazio col Pd (D’Amato Presidente), motiva così il motivo di tale scelta:

«La mia candidatura nasce per dire tutto ciò che non ci sta bene, per dire che non possiamo accettare che quel tanto che è stato fatto e il molto ancora da fare diventino negli anni a venire un lontano ricordo o un rimpianto per il quale non si era combattuto abbastanza».

«Mi candido – continua – per dare voce a chi, in questi anni, ha chiesto e chiede ancora maggiore spinta sui temi come il lavoro, l’ambiente, la legalità e il diritto allo studio. Perché la mia generazione sta per andare incontro alla terza crisi degli ultimi 15 anni, ed è la prima generazione che starà peggio di quella dei propri genitori, poiché segnata dalle disuguaglianze economiche, sociali e di genere».

E a chi pensa che la partita sia già persa in partenza, risponde così: «Noi preferiamo giocarcela. Un risultato già scritto, oppure no. Oppure Leo».

#OppureLeo è infatti, l’hashtag coniato dallo stesso, indicante la possibilità di diverse prospettive per gli studenti in giro per la Provincia di Roma e per tutti i giovani e non, in quanto afferma: «Potevamo scegliere prestazioni sicure, oppure cercare di ribaltare il tavolo e metterci a combattere. Abbiamo scelto la via più ardua, ma sappiamo già che sarà un successo».

Leonardo è arrivato a Roma 13 anni fa, da studente fuorisede appena maggiorenne. Considera questa città Casa, le sue braccia lo hanno accolto e accompagnato nel processo di crescita, di formazione e poi di evoluzione da studente a lavoratore. Egli ha maturato quindi il desiderio di ”restituire qualcosa a questi luoghi tramite il mio impegno politico e la mia passione”.

Tutto ciò senza mai dimenticare le sue origini: «Sono nato in una terra martoriata dalla Mafia, una terra dove si spara, si minaccia e si lucra sulle mancanze dello Stato. Bisogna parlare di Mafia perché abbiamo bisogno di combatterla, di estirparla, di vincerla».

Leo ha sottoscritto l’appello di Wikimafia e le loro 7 proposte per queste elezioni Regionali, chiarendo così un altro punto cardine della sua politica: ”La mafia esiste e va combattuta”.

Alle elezioni del 12-13 febbraio, Santoro non ha soltanto l’occasione di contribuire al cambiamento di Roma ma può altresì migliorare sincronicamente il Sud, soprattutto per quanto riguarda la lotta alla mafia che, dichiara: «Si è evoluta, globalizzata e colpisce anche regioni come il Lazio».

Virginia Diaco

 

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